Vivre ensemble è il titolo della serie di conferenze tenute da Roland Barthes alla Sorbona di Parigi sul tema dei ritmi individuali nel vivere assieme. È appunto sul tema dei ritmi e dei luoghi del vivere la casa che si è voluto sviluppare questo progetto di ristrutturazione.
Nell'immaginare la vita di una giovane coppia con due figli (un maschietto ed una femminuccia più piccola) si sono voluti creare degli spazi dove stare tutti assieme e degli spazi privati dove coltivare i propri interessi e la propria privacy. Per questo motivo la zona living è la più ampia possibile ed accoglie gli spazi per cucinare, mangiare assieme e rilassarsi in uno spazio unico dove interagire, dove fare cose diverse contemporaneamente (papà cucina e chiacchiera con il piccolo che apparecchia mentre la mamma è al telefono e la piccola gioca sul divano) stando tutti assieme. Discorso inverso, invece, per quel che riguarda la zona notte, dove le camere, tutte doppie, sono filtrate dagli spazi comuni a tutta la famiglia non solo dal disimpegno per renderne gli spazi il più possibile autonomi ed indipendenti sia fisicamente che percettivamente (e grandi abbastanza per giocare da soli che con altri bimbi).
Lo stato di fatto poneva pochi spunti, numerosi vincoli e anche maggiori problemi. Per questo si è optato per un progetto in grado di riportare la razionalità nelle forme ed uso ricco dei materiali.
Tutte le stanze sono di forma regolare, con proporzioni e profondità studiate per sfruttare l'orientamento, massimizzare la penetrazione della luce naturale e rendere piacevole lo stare.
Dall'ingresso si accede direttamente alla grande zona giorno di più di 50 mq. Il soggiorno è un grande rettangolo su cui si aprono, sui lati corti opposti, le finestre e le porte-finestre per portare il soggiorno all'esterno nel grande terrazzo con vista mare e garantire una ventilazione ed un raffrescamento naturale d'estate. La diversa pavimentazione in legno a doghe larghe ed in gres porcellanato color tortora definisce ambiti diversi per svolgere le attività diverse del vivere assieme. Gli arredi, già scelti per un'altra abitazione, vengono riadattati ai nuovi spazi e si incastrano con precisione tra gli elementi strutturali e le porte che, lungo i lati lunghi, in un sistema studiato al centimetro, si aprono verso la cucina, il piccolo terrazzo di servizio e la zona notte. Un nucleo di servizi raccoglie la cucina ed i bagni e crea un core duro, attorno al quale corre una fascia di resilienza che separa zona living dalla zona notte.
La semplicità delle forme rende il progetto personalizzabile ed adattabile.
Personalizzabile perché vuole che l'architettura non assuma il controllo di ogni singolo aspetto del progetto, ma diventi uno sfondo neutro capace di accogliere gli oggetti e le scelte (anche non condivise) dei committenti, offrendo degli spunti senza voler definire ogni elemento. Adattabile perché flessibile ai potenziali cambiamenti futuri della famiglia permettendo di suddividere o unire ulteriormente gli spazi o cambiare la destinazione d'uso delle stanze.
Particolare attenzione è stata posta nella scelta dei materiali, non solo come soluzioni di pregio, ma studiando attentamente il loro uso in funzione del senso del progetto. Per questo anche materiali resistenti e dal costo contenuto assumono un valore diverso perché convogliano l'idea di progetto, proponendo modi d'uso ricchi e stimolanti.