Description

L’ispirazione per la scelta progettuale di questa zona è stata suscitata dallo studio dello sviluppo storico di Testaccio. Si è osservato che le preesistenze archeologiche e le costruzioni industriali testimoniano visibilmente due epoche caratterizzanti il quartiere, mentre non sono più percepibili le peculiarità della fase medievale. Pertanto, si è scelto di riproporre nel progetto quest’ultima tramite l’inserimento di un frutteto, composto unicamente da alberi di ciliegio. Tale preferenza è stata dettata dalle caratteristiche della chioma, la cui forma e variazione cromatica durante le stagioni ricrea l’idea del paesaggio bucolico e agreste che contraddistingueva Testaccio nell’età medievale. La scelta di richiamarsi a questa epoca storica non ha però comportato l’eliminazione degli elementi connessi all’utilizzo industriale dell’area, quali le rampe per la salita dei bovini e le ringhiere dei recinti. Infatti, si è scelto di riutilizzarle e rifunzionalizzarle nel progetto del giardino, restaurando le recinsioni ormai arrugginite e trasformando le rampe in una fontana.
Infine, la zona a ridosso del Monte dei cocci è stata definita tramite uno spazio ristoro adibito sia a punto informativo sulla storia di Testaccio, sia a luogo di sosta e di aggregazione per i turisti e principalmente per gli abitanti del quartiere. Il nostro intento, pertanto, è stato quello di immaginare uno luogo accogliente e piacevole, che contemporaneamente potesse illustrare ai cittadini la complessa formazione e stratificazione storica di questa parte della città di Roma.