Nel 2005 mi è stato chiesto di rinnovare un appartamento a Roma. Nonostante la presenza di un grande terrazzo di circa 80 mq sul quale l'abitazione affaccia con ben tre finestre, la suddivisione interna in tante piccole stanze lo rendeva molto buio e frazionato.
La zona conversazione era in un ambiente cieco ricoperto di specchi che tentavano di ingrandirlo visivamente, ma il risultato è stato di ottenere uno spazio angusto e separato da tutto il resto. Il ripostiglio aveva accesso solo dalla cucina e quest'ultima non prevedeva una zona per mangiare. La camera padronale era stata ridotta notevolmente per ricavare un secondo bagno molto piccolo e scomodo. Il terrazzo era molto scarno, esposto al sole e senza arredi.
La committenza aveva l'esigenza di ricavare due stanze da letto, due bagni comodi, uno studio e una grande libreria che potesse contenere tutti i libri dei proprietari.
1) La prima ipotesi progettuale proponeva di eliminare la terza stanza regolarizzando le due camere da letto, ma tale soluzione comportava anche il rifacimento del bagno principale.
Con questa soluzione però si sarebbe così ottenuta anche una zona giorno molto regolare accentuata da un controsoffitto a cassettoni in legno che avrebbe impreziosito il salotto.
Il vecchio ripostiglio diviso in due diventava in questo modo un vestier in cui riporre i cappotti all'ingresso e una comoda dispensa per la cucina.
Dalla zona più buia del salotto veniva ricavato un bagno di pertinenza esclusiva della camera matrimoniale e un piccolo studio diviso dal salotto da una grande libreria a giorno per mantenere luce e aria.
2)La seconda ipotesi progettuale manteneva l'assetto della zona giorno e della cucina/ingresso della prima ipotesi, ma proponeva di spostare la zona pranzo accanto all'ingresso e di ricavare lo studio al posto della terza camera, prevedendo però una parete completamente vetrata e impacchettabile su un setto per permettere all'occorrenza di allargare il salotto e sfruttare al massimo lo spazio.
La grande libreria richiesta dai proprietari questa volta è distribuita tutta sulla parete dello studio.
3) La terza ipotesi, scelta infine dalla committenza, ha optato per un assetto più arioso, aperto e meno frammentato, con una parete obliqua all’ingresso che invita ad entrare nella zona giorno.
E’ stato deciso di conservare il bagno padronale esistente poiché completamente rivestito in pregiato marmo bianco di carrara, prevedendo la sola sostituzione dei sanitari.
Il piccolo bagno che restringeva la camera matrimoniale, invece, è stato demolito e ne è stato ricavato un altro più grande e comodo con accesso dalla stanza stessa.
La seconda camera è stata allargata per renderla più spaziosa e accogliere così una grande libreria e il tavolo/studio.
La struttura ad L della cucina permette di inserire il tavolo da pranzo in linea con la cucina sfruttando la luce della finestra che affaccia sulla terrazza e mantenendo la possibilità in futuro di chiudere la cucina con una parete scorrevole per separarla totalmente dal salotto.
Sulla parete che separa quest‘ultimo dalla camera da letto è stata realizzata una grande libreria in muratura di fronte all’area tv/conversazione.
Su richiesta dei proprietari infine è stato ricavato dalla zona più buia del salotto un grande ripostiglio/cabina armadio per contenere i cambi di stagione e gli oggetti collezionati durante loro i viaggi.
La terrazza è stata dotata di una tenda avvolgibile che la copre per i 2/3, attrezzata con tavolo pranzo e una console in muratura per contenere gli attrezzi e un lavandino per le attività esterne.