Il progetto ha dovuto risolvere, innanzitutto, il problema degli scarichi o montanti condominiali. Queste montanti sono sufficienti per il numero degli appartamenti –almeno una per ogni unità immobiliare – ma, allo stesso tempo, insufficienti per convogliare le acque di scarico fecali e bianche dei due appartamenti dotati ciascuno di due bagni e una cucina.
Il progetto ha cercato un compromesso: nell’appartamento denominato A, la cucina e il bagno di servizio, posti in prossimità della montante condominiale, scaricheranno direttamente mentre il bagno della zona notte sarà dotato di un automatismo tipo Sanitrit. Nell’appartamento denominato B, invece, i due bagni – di servizio e della zona notte – posti in prossimità della montante condominiale convoglieranno le loro acque di scarico direttamente mentre la cucina avrà bisogno di automatismo tipo Sanitrit.
L’altro problema che il progetto ha dovuto tener conto è stato quello delle finestre di numero non sufficiente per le richieste del cliente. È stato necessario dividere almeno due finestre – denominate A e B – per garantire a tutti i vani principali e accessori almeno un minimo di arieggiamento e di illuminazione.
Ultimo, ma non per questo meno importante, il progetto ha creato dei nuovi ingressi sacrificando una piccola superficie dell’appartamento; questi nuovi ingressi hanno permesso, però, una migliore distribuzione planimetrica dei due appartamenti risultanti.