Nelle proposte illustrate lo spazio viene riorganizzato al fine di configurare un appartamento dotato degli ambienti necessari all'abitare, cercando, inoltre, di valorizzare al meglio le risorse presenti. In tal senso si prova a dar valore al fronte finestrato prospettante sul cortile interno e a determinare così la chiarezza spaziale della casa. Lungo questo fronte viene infatti trovata una continuità spaziale, di visione e di fruizione, attraverso l'organizzazione, in questo luogo, della zona giorno, preceduta dall'atrio e da un piccolo salotto. In questo modo anche il terrazzo è accessibile a tutti, da un'area pubblica della casa. Sul fronte opposto si sviluppa invece la zona notte filtrata da quella giorno attraverso la fascia "buia" (ovvero più scura per condizione) degli spazi serventi.
Partendo da queste premesse vengono presentate due ipotesi che cercano di rispondere alle esigenze poste.
Non avendo ben compreso il numero delle camere da letto (se 2 o 3) propongo infatti due possibili soluzioni.
PRIMA IPOTESI
La sequenza spaziale che caratterizza la zona giorno è in questo caso la seguente: atrio, cucina, pranzo, soggiorno. Gli spazi sono percepibili in continuità rendendo così manifesto l'intero sviluppo del corpo di fabbrica. L'enfilade spaziale è enfatizzata anche dalla luce che penetra dalle numerose finestre irrorando l'ambiente domestico. Una fascia di servizio filtra la zona notte da quella giorno. Questa è costituita da un ripostiglio-lavanderia e dai servizi igienici. Un vestibolo organizza gli accessi al bagno e alle camere da letto, una delle quali è dotata di cabina armadio e bagno personale. Questo spazio (il vestibolo) risulta abbastanza comodo per ospitare altri posti letto attraverso l'installazione di un divano-letto (nella scheda degli arredi si propone una più semplice seduta -pouf- che si apre e trasforma in letto).
SECONDA IPOTESI
Riguardo la continuità spaziale valgono i medesimi principi e valori illustrati per la prima ipotesi. In questo caso, tuttavia, la sequenza degli ambienti è la seguente: atrio, soggiorno, pranzo, cucina (separata dagli altri ambienti attraverso un diaframma vitreo). Quest'ultimo ambiente è sempre stato pensato come parte importante della casa essendo il cliente una chef. Una fascia servente costituita da due bagni (uno dei quali è passante e dotato di una piccola lavanderia) filtra gli accessi alle camere. Lungo questa vengono individuati due varchi: uno, più prossimo all'ingresso, porta alla stanza destinata a studio/camera degli ospiti; l'altra all'accesso alle due camere padronali (ognuna delle quali è dotata di propria cabina armadio). Se lo si desidera la stanza studio/camera degli ospiti può essere messa in comunicazione con una delle camere da letto attraverso una porta scorrevole, chiudibile o meno a seconda delle esigenze.