Il piano terra dell'abitazione è concepito come un grande 'open space' in cui l'unico elemento murario interno è quello relativo al bagno. La scelta distributiva consente una articolazione spaziale secondo tre aree funzionali – salotto-pranzo-cucina – che si susseguono in un percorso fluido e gradevole, senza interferire nelle reciproche funzioni .
Il soggiorno è uno spazio aperto al quale si accede direttamente dall’ingresso.
Il pranzo posizionato di spalle al salotto ma visualmente aperto verso la parete attrezzata/TV, si caratterizza per la presenza della scala a giorno composta da gradini a sbalzo in legno e parapetto in vetro, che arricchisce notevolmente l'estetica della casa .
La cucina è stata lasciata“aperta”: sviluppandosi sul fondo della casa resta comunque indipendente. Per una vista più gradevole dall’ingresso e dal soggiorno, la parte cottura/lavaggio è posizionata in modo da rimane nascosta, mentre di fronte sono sistemati i moduli a colonna che si estendono secondo una soluzione angolare che comprende, nella parte prospiciente la zona pranzo, un'area guardaroba, un pannello cieco e la porta di accesso al bagno integrata nello stesso arredo e quindi non percepibile come elemento estraneo.
La cucina lineare doppia l'ambiente cucina è stata progettata secondo una soluzione ritenuta la più adatta dal punto di vista estetico e funzionale in relazione all'organizzazione dell'open space che comprende le tre aree funzionali cucina-pranzo-soggiorno . La collocazione della cucina in un ambiente allungato, ma sufficientemente largo, permette di posizionare piani di lavoro e zone funzionali su pareti opposte, rendendola particolarmente razionale per la disposizione logica di tutti i suoi elementi.
Così le due pareti sommano uno spazio attrezzato di oltre 8 metri lineari, garantendo allo stesso tempo efficienza e libertà di movimento essendo interposto uno spazio libero pari a 145 cm, idoneo a consentire agevolmente le operazioni di utilizzo di lavastoviglie e forno e il contemporaneo passaggio di una persona .
Il controsoffitto a quote variabili scandisce lo spazio aperto e definisce le diverse aree funzionali.
Nel bagno la doccia a penisola posta nel mezzo permette l'ottimale organizzazione dello spazio suddividendo idealmente il bagno in tre aree. In corrispondenza della doccia un controsoffitto a 240 cm, scandisce le aree funzionali con l’ausilio di finiture e luci differenti. L'intera area doccia, dal pavimento al soffitto alle pareti, è rivestita con colore dal contrasto netto rispetto al resto del bagno (ad es. color antracite) ed ha la funzione di suddividere l’area benessere da quella dei sanitari, senza tuttavia precludere visivamente lo spazio grazie all'involucro in vetro che racchiude le tre pareti della doccia a penisola .
La scelta distributiva della zona notte parte dalla precisa idea di evitare la presenza di uno spazio attorno alla scala di scarso valore estetico-funzionale. L'idea è quella di dar vita ad una zona che diventi il fulcro della zona notte, dove le camere si affacciano e vi trovano una utile funzione comune; questo fulcro definito l'anticamera è concepita come una zona in cui potersi rilassare in poltrona, guardare la TV, leggere un libro, decidere cosa indossare, riporre indumenti e accessori negli ampi armadi qui collocati.
Per il sottotetto la soluzione suggerita propone nella parte a sinistra della scala una zona di servizio con lavanderia- stireria-ripostiglio e nella parte antistante una zona relax con poltrone, tavolino e libreria nella zona più bassa . Completa la soluzione suggerita una grande finestra che si affaccia su un gradevole terrazzino con vista panoramica dove dedicarsi al giardinaggio e potersi sdraiare al sole nella bella stagione.