Il progetto nasce da un generale ripensamento degli elementi di collegamento e delle unità abitative secondo una nuova funzionalità e una rinnovata immagine dell'edificio nel rispetto dei caratteri tipologici dell'esistente.
La proposta aderisce alle richieste della committenza per quanto riguarda il numero di camere e la formazione di un'unità residenziale all'ultimo livello. Nello specifico l'intervento vuole rispondere alle seguenti specifiche funzionali/strutturali:
1. Formazione di tre unità per ospitalità/locazione, ciascuna dotata di due camere; alle tre unità è stata garantita contemporaneamente la possibilità di accesso indipendente e la possibilità di collegamento tanto con l'area a giardino e gli spazi a servizio (sala colazioni e SPA) quanto con via Vittorio Emanuele a nord. E' previsto quindi un collegamento diretto tra i due lati N-S dell'edificio attraverso un atrio di ingresso passante e conseguente posizionamento di scala e ascensore.
2. Ciascuna unità locata è organizzata attraverso un disimpegno che permette l'accesso diretto alle camere nel caso di utilizzo B&B.
3. Nuova organizzazione degli esterni con area a parcheggio e viabilità nell'angolo sud-est del lotto, formazione di area scoperta ristoro-relax coperta da pergola, realizzazione di percorsi e terrazzamenti per i collegamenti dei livelli SPA-pergola-sala colazioni.
4. Nuovo layout dell'appartamento con area giorno baricentrica rispetto agli elementi di collegamento verticale (scala e ascensore); per evitare la formazione di lunghi corridoi di collegamento il soggiorno è stato posizionato centralmente alla pianta dell'ultimo livello. In questo modo si è sfruttato l'adiacente vano sottotetto con altezza non abitabile realizzando una terrazza ad asola con affaccio diretto sulla zona giorno.
L'utilizzo di forme lineari e il trattamento delle superfici mettono in dialogo l'immagine contemporanea del design degli interni con la scelta di mantenere gli elementi costruttivi tradizionali sedimentati nella cultura del luogo.
Le finiture sono ricondotte ai materiali della tradizione locale o alle loro nuove declinazioni: la pietra di Luserna utilizzata per le pavimentazioni esterne viene ripresa per colorazione in alcuni ambienti interni con l'utilizzo di un cemento-resina grigio. Il rovere viene declinato nella sua finitura tradizionale per le doghe a pavimento e nella versione affumicata per gli arredi. Le travi originali in legno vengono preservate con un trattamento naturale a base di olio di lino cotto mentre i tavolati sono decapati in tinta con i muri. Le pareti interne sono finite a gesso con trattamento antipolvere (non dipinti) e le murature esterne vengono rasate a calce nel suo tono naturale. Mentre i serramenti vengono reinterpretati nelle classiche “inglesine” con l'utilizzo di profili in acciaio nero a ridotto spessore (ferro-finestra a taglio termico), gli scuri vengono riproposti nel legno verniciato della tradizione. Anche la SPA ripropone l'utilizzo coordinato dei materiali già utilizzati: resina grigia a pavimento e a parete con accenti in rovere affumicato per panche e sauna e dettagli metallici in ferro nero (acciaio verniciato).
Il progetto nasce quindi dalla volontà di trasformare uno spazio che, come un ricettacolo in attesa, attraverso l’architettura e l’attenzione al contesto riacquista valore.