L'OFT-o-frutta.
Da magazzino ortofrutticolo a Loft
Il progetto propone non solo una distribuzione degli spazi funzionale ed innovativa, ma anche delle soluzioni tecniche e tecnologie capaci di massimizzare il comfort e ridurre al minimo in consumi.
In una bella intervista Luciano Celli spiega con grande semplicità come l'architettura ha un ruolo diverso a seconda del committente: l'opera pubblica è rappresentazione della società in luogo e tempo precisi, mentre la casa per il privato è "il grande cappotto", una protezione per l'uomo che andrà ad abitarla e la sceglie e la personalizza al pari, appunto di un bel maglione o di un cappotto. In questo caso, però, il cappotto non è metaforico, anzi. Il progetto nasce dalla volontà di ottimizzare le prestazioni energetiche dell'edificio con una forte attenzione alla componente impiantistica/energetica.
Il primo elemento di progetto è un sistema di riscaldamento, raffrescamento, controllo dell'umidità e ventilazione meccanica controllata con pannelli radianti (a soffitto per le camere, a pavimento per la zona giorno ed a pavimento, parete e soffitto per i bagni) e ventilazione meccanica controllata e ricircolo forzato dell'aria. Un impianto di ultima generazione a bassa temperatura integra pompa di calore e caldaia a condensazione, mantiene temperatura ed umidità costanti ed ottimali mentre l'aria esterna viene riscaldata / raffrescata / deumidificata prima di essere immessa all'interno. A questo si affiancano un sistema di illuminazione a led con luci dimmerabili che consentono di avere esattamente il livello di luce desiderato.
Il secondo elemento è un vero e proprio cappotto per l'edificio realizzato con un involucro isolante e sigillato verso l'esterno. Il progetto disegna un cappotto isolante che, con minime variazioni, rilegge in chiave contemporanea l'edificio esistente.
Per le superfici trasparenti tutte le aperture diventano grandi vetrate. I serramenti hanno le prestazioni più elevate e sono color tortora per integrarsi con il disegno delle superfici opache.
Per le superfici opache un cappotto isolante dello spessore di 12 centimetri con finitura di colore bianco puro avvolge l'intero edificio, si riduce di alcuni centimetri e cambia colore in tortora tra le aperture, per creare un disegno unitario che unisce i fori e gira gli angoli. La transizione tra la parte bianca e quella rossa avviene con un dettaglio che crea una fuga da 1 cm se stesso dagli altri elementi.
La distribuzione interna è studiata per ottimizzare l'esposizione solare. Sulla base dell'orientamento dell'edificio la zona giorno con il living-pranzo è posta a sud, così come la camera del figlio e il soppalco con terrazza. Sul lato opposto trovano spazio le camere, il bagno degli ospiti e la distribuzione.
La prima scelta progettuale è quella di portare la zona giorno alla stessa quota della cucina e del bagno (che trovano spazio dov'erano già presenti i bagni per ridurre i lavori impiantistici). La nuova quota può essere realizzata sia creando un nuovo vespaio aerato che isoli la casa dal terreno, che attraverso un pavimento galleggiante (qualora la normativa non consenta la prima soluzione). In questo modo il passaggio tra zona giorno, cucina e bagni è tutto allo stesso livello.
Per rispettare la distanza dai confini la grande vetrata del soggiorno si arretra in modo ottimale rispetto al sole. In questo modo viene garantito l'irraggiamento invernale, ma d'estate la vetrata si trova in ombra. Si crea così un patio che viene pavimentato con legno da esterni per creare lasciare che il soggiorno continui all'esterno nella bella stagione. Degli alberi decidui contribuiscono ad ottimizzare la sostenibilità facendo ombra d'estate ma lasciando passare il sole d'inverno. Sarà possibile organizzare belle cene in casa con numerosi amici tutto l'anno e soprattutto nella bella stagione.
La massima attenzione è posta per posizionare il soppalco. La sua posizione è quella che ne ottimizza le dimensioni senza dover intervenire sui tiranti strutturali. Viene così posizionato adiacente ma sfalsato rispetto alla grande vetrata della zona giorno. La sua altezza è studiata per avere sotto una sala accogliente e raccolta dove guardare un film o chiacchierare, mentre salite le scale c'è spazio uno studio/camera con un ampio terrazzo di 7 mq dove i tiranti sono incorporati nell'arredo fisso e non creano disturbo.
Per raggiungere il soppalco la scala parte dalla zona giorno (separata dal salottino per le chiacchiere da 2 gradini) e sale di meno di un metro. A questa quota si trova la camera padronale che viene a trovarsi all'altezza perfetta per usare normalmente le aperture già presenti (se la normativa lo permette, sennò la quota può rimanere quella della zona giorno). Affianco alla camera padronale c'è un ampio studio che all'occorrenza può diventare camera ospiti con un secondo bagno normalmente dedicato alla camera padronale.
Sul lato sud, ampliando il volume fino a 5 metri dalla strada, si crea un grande garage per due auto una moto e le biciclette collegato direttamente all'edificio il cui tetto diventa un bellissimo terrazzo per il figlio. Il primo piano infatti è proprio riservato a lui. Non solo uno studio/camera con bagno privato, ma un vero e proprio mini appartamento indipendente (che in futuro può avere anche un angolo cottura) ed ingresso autonomo in modo da poter coltivare la propria indipendenza e studiare (anche chitarra elettrica volendo) senza recare alcun disturbo.