Iperspazio Emilia 1961 è un progetto che nasce per rispondere alle esigenze del cliente, ponendo particolare attenzione all'impatto ambientale ed al contenimento del dispendio di energia per il funzionamento dell’abitazione.
Il concept principale ruota attorno all'immersione dell’abitazione sugli spazi “giardino”, dove quest’ultimi sono sempre in comunicazione visiva e percettiva sensoriale da ogni stanza. Altro fattore principale è la penetrazione della luce diretta all'interno degli ambienti, mirata e calibrata a secondo delle funzioni e della loro esposizione.
Il fulcro centrale è proprio il giardino pensile, elemento di collegamento cielo-terra, posto al centro della casa e visibile dagli ambienti principali. Il giardino a quota strada circonda l’Iperspazio Emilia con diverse funzioni collegandosi al Roofgarden proprio tramite giardino pensile verticale.
Si è volutamente proceduto alla progettazione evitando sopraelevazioni di grande entità proprio per contenere i costi (non giustificati) e il consumo di energia e mantenimento della stessa struttura, dato che dalle nostre valutazioni l’iperspazio Emilia ha già un grandissimo potenziale. Si sono solo aggiunti spazi tecnici per la definizione delle funzioni spaziali e per le parti impiantistiche (tema cha affronteremo più avanti).
Dall’analisi del progetto originario, si evince come il progettista Arch. Chiasserini di Firenze aveva già affrontato una relazione visiva ed estetica in stretta relazione con gli spazi verdi, come ad esempio gli alberi posti nei “patii” o le asole dei balconi per lasciare spazio di crescita alla vegetazione. La nostra chiave di lettura è stata quella di proseguire in evoluzione gli intenti dell’ Arch. Chiasserini, ma non creando spazi verdi fantascientifici che porterebbero ad una gestione della residenza molto complessa, ma bensì a spazi verdi di grande entità che siano in grado di autogestirsi e autorigenerarsi, limitando la manutenzione degli stessi.
LA COMPOSIZIONE FUNZIONALE/DISTRIBUTIVA
Analizzando il progetto dallo schema distributivo verticale possiamo suddividere l’iperspazio in quattro macro aree interne e due macro aree esterne:
LE QUATTRO MACRO AREE INTERNE
a) La prima a sinistra formata dalla colonna delle funzioni giornaliere di Co-Living / Co-Working e dalla prima zona notte padronale.
- Il Co-Living, ampio spazio di circa 60mq in stretta relazione con l’esterno ed il giardino pensile,
essendo uno degli spazi maggiormente vissuti nell'arco della giornata, e partendo da un interpiano di circa 2,65m si è preferito dare un collegamento spazio/luce creando una doppia altezza in comunicazione con il Co-Working. Il Co-Living si affaccia sui giardini/area relax e zona pranzo esterna sull'alto Est della casa. Si accede direttamente da piano, o da ascensore collegato con il garage.
Grande zona tavolo, prospettiva su cucina, nascosta parzialmente da zona camino e tv
Vista della “cucina” e camino trifacciale
- Il Co-Working, ambiente lavoro/studio/conviviale, si affaccia sul Co-living ma con riservatezza, è
uno spazio multitasking, con diverse possibilità di configurazione degli arredi, nella proposta progettuale viene inserita una zona riunioni per incontri formali e zona divani per incontri meno formali, con accesso diretto dal garage e possibilità di frazionare (in base al livello di riservatezza da raggiungere) o con superfici trasparenti o superfici opache, lasciando ampio spazio ad una area adibita per ufficio/lavoro. Uno spazio condiviso e frammentato in base alle esigenze.
Zona riunione, frazionabile con pareti trasparenti impacchettabili.
Connessione Spazio/Luce Co-Living/Co-Working
- La zona notte padronale, posta a distanza da tutte le altre per avere la massima riservatezza, è accessibile direttamente da ascensore da piano intermedio o da garage direttamente. È stato pensato come uno spazio in stretta relazione con il giardino pensile ed il Roofgarden, grazie alla presenza di un lucernario e uno squarcio visivo sul giardino pensile. È uno spazio autonomo, con la possibilità di avere molti altri servizi, oltre a quelli inseriti. Vi è la presenza di una grande vasca idromassaggio che può diventare una zona divani, bagno privato, zona trucco e una grande cabina armadio.
b) La seconda, colonna centrale, proprio quella del giardino pensile, in relazione con la distribuzione verticale-suborizzontale è costituita da giardino pensile, vano ascensori e dall'esistente scala elicoidale rivisitata in chiave moderna.
- Il giardino pensile, elemento di connessione tra giardino a quota terra e giardino del roofgarden, oltre ad avere funzioni tecniche di raccolta acque per l’auto rigenerazione e manutenzione ha anche la funzione di isolamento termo-acustico. Lo spazio concepito come continuità spaziale ha una stretta relazione con gli interni. Elemento rigenerativo sensoriale avendo vista dalla Bio-sauna e palestra, oltre alla continuità visiva dall'ascensore a vetri lato interno.
Elemento centra della casa
- Il vano ascensore è concepito all'esterno opaco con crescita di vegetazione, si è preferito averlo opaco per maggiore riservatezza, e nella parte interna completamente vetrato, il quale si affaccia a sua volta sulla grande vetrata (impacchettabile) a ridosso del giardino pensile.
- La scala elicoidale esistente rivisitata in chiave moderna, viene mantenuta per dare un’identità al passato e rivisitata con geometrie moderne per contestualizzarla all'ambiente progettato. La scala e il pilone centrale sono rivestiti con materiali naturali della Hybrid &Icon.
c) La terza macro area, comprende la zona Co-Wellness concepita in elevazione, dove al piano terra troviamo:
- la media room, una vera sala cinema progettata per essere una esternazione spaziale alla residenza.
- al piano primo troviamo la spa, dove al suo interno abbiamo una bio-sauna, vasca idromassaggio e bagno turco con doccia, un ambiente a differenza delle comuni spa, a luce natura, poiché grazie alla bio sauna è possibile avere temperature più basse e poter installare il tutto su una grande superficie vetrata che collegata visivamente con il giardino pensile.
- al piano secondo troviamo la palestra collegata al suo interno con la spa per avere un percorso benessere completo.
d) La quarta macro area, è costituita dall'ultima colonna a destra, che comprende zona tecnica di servizi al piano terra, zona notte al piano primo e zona notte al piano secondo.
- La zona tecnica al piano terra, è composta da un primo vano dedicata alla lavanderia e stireria ed un secondo vano di ripostiglio/deposito, avendo accesso/uscita diretta con l’esterno, questo per facilitare il carico e scarico di prodotti.
È concepita come una zona precisa di lavorazione e non come spesso, erroneamente, collegata alla zona cucina per semplificare le funzioni. I due ambienti hanno funzioni completamente differenti ed è corretto che siano in punti distinti della casa.
Erroneamente perché un’organizzazione metodica delle funzioni porta ad un cambiamento dello stile di vita ed associare ad ogni spazio la giusta funzione.
- Zona notte al piano primo e al piano secondo, sono pensate come due nuclei abitatiti indipendenti, entrambi hanno accesso da scala esterna o da piano a mezzo di ascensore o scala elicoidale. Sono complete di funzioni come bagno privato di prestigio e zona armadiata e area scrittoio.
LE DUE MACRO AREE ESTERNE
Le due macro aree esterne, sono il giardino di piano terra ed il Roofgarden.
a) La prima macro area esterna è quella di piano terra, un giardino con diverse funzioni, ad Est in stretta relazione con il co-living troviamo una prima zona relax e aree pranzo sotto un pergolato
ricco di vegetazione, gli arredi come il tavolo e la zona barbecue/cucina sono oggetti monolitici come ad esempio le cucine Vaselli, che rendono ricca e minimalista allo stesso tempo le funzioni. Spostandoci verso Via XXIV Maggio troviamo un'altra zona relax immersa in un prato verde con vista sul giardino pensile, continuando in fondo troviamo la zona piscina salata (per il benessere del corpo) /vasca idromassaggio con docce ed alle spalle in maniera semi-separata un ulteriore zona relax con un appoggio che può essere o cucina o zona bar.
b) La seconda macro area è costituita dal Roofgarden, accessibile direttamente da ascensore da piano intermedio o da garage e dalla scala esterna che serve anche le zone notti e i ballatoi.
Il giardino sul tetto è suddiviso in zona relax con vasta ed alle spalle un giardino intensivo, una zona pranzo e zona cucina/barbecue fiancheggiato da altra porzione di giardino intensivo un’area tecnica destinata ai pannelli per la produzione dell’acqua calda sanitaria ed un’ultima zona dove troviamo un piccolo bagno di appoggio e un piccolo deposito per gli attrezzi.
Tutto il tetto è un giardino sostanzialmente collegato con il giardino pensile ed a sua volta con il giardino di piano terra, un concetto denominato cielo-terra di connessione visiva sempre con l’interno.
“Le funzioni ed il confort abitativo non nasce solo dal design”
Consigli tecnici e impiantistici:
L’iperspazio Emilia 1961 si presenta come una grande struttura che necessita di una buona quantità di energia per un funzionamento corretto e che non arrechi particolari aggravi economici.
Nell'occasione di questa ristrutturazione globale ci preme affrontare alcuni aspetti, sul piano dell’efficientamento energetico.
Per quanto riguarda le superfici verticali opache sarà indispensabile l’applicazione di un cappotto termico, o un intonaco termico, a seconda dei valori di trasmittanza che ci sono allo stato attuale.
Altro aspetto importante è l’abbattimento dei ponti termici, nei giunti tra balcone e muratura e muratura ed infisso.
Questi superabili con un adeguato isolamento termico e valutando l’opzione di utilizzare gli imbotti per gli infissi coibentati ed inoltre valutare la tipologia dei vetri in base all'esposizione in cui si trovano. Quindi sicuramente dove abbiamo bisogno che entri maggiore calore (Nord) utilizzare dei ventri adeguati e allo stesso modo valutare l’esposizione dei vetri a Sud.
Allo stesso modo è importantissimo, adeguare soluzioni tecniche mirate per il RoofGarden che se non opportunamente progettato può diventare un aggravio per la residenza piuttosto che un benefit. Valutare soluzioni tecniche con pacchetti pronti e già certificati.
Il tetto giardino gioca un ruolo fondamentale, sia per un confort abitativo percepito che per un risparmio energetico, (in termini di emissioni di Co2 ed energia necessaria per il mantenimento dell’assetto ideale della residenza). Ha una doppia funzione, la prima di isolare termicamente la residenza ed inoltre di migliorare la percezione dell’area e degli ambienti generali della casa, avviando processi naturali.
E’ stato pensato un impianto di recupero dell’acqua piovana, che potrà essere usato per fini non sanitari, ma per il mantenimento dei giardini stessi.
Gli impianti
La parola chiave è “connessione”, per un funzionamento ma ancor di più per una percezione del confort abitativo è FONDAMENTALE connettere gli spazi agli impianti tecnologici, a partire dal controllo delle temperature all'illuminazione passando per gli elettrodomestici.
Si prevede impianto solare termico connesso ad un accumulo di acqua con sostegno di pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, collegato ad un impianto radiante a pavimento o a controsoffitto (il massimo per confort percepito), inoltre si consiglia di utilizzare per l’ambiente cucina indoor e outdoor elementi ad induzione (potenzialmente alimentati da pannelli solari).
Il tutto si dovrà interfacciare in chiave SMART HOME, dai vari sistemi presenti in commercio come LIVING NOW BTICINO o Smart Home Somfy e molti altri.
Per la climatizzazione è preferibile avere un’unità esterna con impianto canalizzato (aria-aria o impianti idronici) con la possibilità di controllo sia da remoto che dai singoli ambienti.