L'idea di progetto nasce dalla volontà di fondere la bellezza e il fascino del mare con l'arte dei grandi artisti e architetti contemporanei, al fine di trasferire un'impronta poetica senza la quale la realizzazione dell'opera diverrebbe un mero esercizio costruttivo. Ecco quindi un concept basato sull'immagine iconografica della barca che lascia il porto per intraprendere il suo viaggio verso l'orizzonte, con le sue meraviglie e le sue avventure. Questa rappresentazione poetica è raffigurata simbolicamente da un pergolato in legno tenuto in piedi da un solido muro (il molo del porto) e una lamiera in rame forato ondulata che simula il passaggio del vento sulla vela (la barca). Sotto di essa la striscia di giardino verticale a piano terra, antitesi tra gli elementi terra e acqua e simbolo del mare su cui la barca sta navigando.
Le scelte progettuali derivano dall'osservazione dei grandi maestri dell'architettura quali Herzog & de Meuron, in particolare l'opera del Caixa Forum di Madrid, e dall'architetto Frank O. Ghery, con il Guggenheim Museum di Bilbao, grazie ai quali è stato possibile ispirarsi per concepire la grande vela. Dall'arte invece deriva il disegno per cancelli di ingresso alla pertinenza della casa, tramite la ricomposizione delle figure geometriche tipiche del pittore Piet Mondrian.
Il nostro porto risulta essere dunque la nostra casa, la nostra stabilità, dove poter stare in famiglia socializzando su dei comodi divanetti o dove rilassarsi in una jacuzzi guardando il sole tramontare. La nostra barca diventa la nostra avventura, la parte più movimentata ma anche quella più eccitante, la nostra "palestra" di vita, che nonostante la fatica della burrasca ci riporta sempre il momento di tranquillità, la nostra jacuzzi sotto coperta, per l'appunto.
Infine il mare, vasto, immenso, che può essere sempre diverso da se stesso e che racchiude tutto, caratterizzato quindi da uno spazio polifunzionale e dai vari garage che lo compongono.
Passando dalla poetica alla parte più tecnica del progetto si può comunque dire che sono state prese in considerazione tutte le richieste della committenza. Il cancello carrabile del tipo scorrevole è posizionato nell'angolo vicinale e viene ripreso per tipologia e disegno nella ringhiera posta sul muro di confine. La terrazza è stata allargata realizzando il muro rivestito in travertino che, oltre a permettere l'inserimento della jacuzzi, non concede l'introspezione dall'esterno, garantendo quindi la privacy. I garage sono stati ampliati e chiusi da un basculante in pvc effetto legno pensato per ovviare ai problemi di deterioramento dovuti alla salsedine. Lo spazio adibito alle due ruote è stato invece volutamente lasciato aperto per una questione di comodità e per avere più spazio per l'ingresso pedonale, nulla vieta che anche questo potrebbe essere chiuso come gli altri due garage. Lo spazio multifunzionale è stato pensato per la pulizia del materiale subacqueo con una grande stanza all'ingresso adibita per questo compito, dalla quale si accede alla lavanderia, al deposito per gli attrezzi da giardino, al servizio igienico e ad uno spogliatoio per la palestra al piano superiore.
Per la struttura è stato deciso di sfruttare le longarine esistenti e le mensole di cemento, sulle quali appoggeranno i solai e la scala, entrambi con struttura in ferro. Il muro del giardino verticale è un muro spesso 30 cm che è anche il sostegno del telaio su cui verrà impostata la vela in rame, forata in modo tale da far passare sufficiente luce per le stanze adibite a palestra e a zona relax coperta.