Con il progetto si entra nel mondo del cinema degli anni 20': l'atmosfera cerca di riprendere quella tipologia di arredamento, perfetto per il mix di etnico e cinema. Seguendo poi le linee della ristorazione di media portata ho introdotto la parte di cucina e preparazione alla zona di sinistra del locale. Qui si trova in banco bar con retro e pedana, separato dalla sala tramite un'inglesina. Dietro è stata posta la cucina che cerca di mantenere un percorso del cibo ben definito: i piatti escono in sala dai due ingressi alla cucina (uno dal bar e uno nella zona bagno) e rientrano unicamente dalla zona di ingresso cucina dipendenti dove come prima cosa essi devono essere lavati e sistemati. La progettazione cerca di mantenere gli standard per le dimensioni degli ambienti. Questo tipo di locale può provvedere a sodisfare almeno 60 clienti a turno. Aggiungendo anche la parte di pizzeria la ristorazione risulterà più fluida e veloce in alcuni settori.
Lato estetico: perché proprio l'art nouveau ispirata al cinema? Per mantenere un rapporto con l'altra sala esistente, ritrovare simboli e colori che possono essere già stati inseriti nell'altra sala e dare un forte rimando al cinema (senza per questo cadere negli stereotipi). Il Locale risulta versatile a seconda dei momenti della giornata, ma si focalizza sui pasti principali e sulla sera: qui il CINEMATOCASA con i suoi piani luci in vetro retrolaccato, con la tappezzerie che evoca gli anni '20, con i dettagli cromatici e le luci soffuse cerca di dare spazio ad un ambiente per diverse fasce di usufrutto.
La cantina vini non è standard ma viene creata su misura e diventa un pezzo forte dell'arredo. Come si vede anche nella tavola degli arredi, non sono stati usati troppo arredi che possono creare confusione ma sono stati scelti con cura quelli necessari alla caratterizzazione del locale.