Innovare conservando, questo è il motto che sintetizza a parole l’idea di base su cui si fonda il progetto. Ispirati dall’eleganza e dall’ariosità che le immagini dell’immobile esprimono, crediamo sia corretto, non solo per ragioni strutturali, mantenere il più possibile gli spazi così come sono conformati, sfruttare le altezze e dare luce il più possibile agli spazi che non ne hanno.
Lo spazio da adibire a studio è quello dirimpetto alle scale e lo si ottiene demolendo il muro posto perpendicolarmente tra le due porte del vano scala e ricostruendo, nell’altro verso, quello che suddividerà la stanza dal disimpegno, il quale a sua volta verrà prolungato. Questo spazio non ha purtroppo finestre che danno all’esterno, ma per captare tutta la luce possibile proveniente dallo scalone condominiale vi consigliamo di installare due porte con vetro satinato, che se non sono già esistenti, vanno realizzate sullo stile delle altre presenti nell’appartamento. Una boiserie in soggiorno nasconderà la porta interna di collegamento con il resto dell’abitazione.
L’altro muro da demolire è quello che suddivide le due stanze prospicienti lo studio, che unite daranno luogo a quello che sarà il cuore di tutta la casa: il soggiorno. Lasciando tutte le aperture, senza porte, la luce proveniente dalle finestre che danno sul giardino, potrà penetrare anche nello spazio del soggiorno.
Quest’ultimo ambiente, di sicuro tra i più luminosi, sarà da lasciare totalmente aperto, stile open-space e ospiterà un piccolo salottino di ingresso che potrà fungere anche da angolo lettura, e la sala da pranzo nella parte più vicina alla cucina. La farà da padrone un grande tavolo, che all’occorrenza o a proprio gusto potrà essere schermato da un paravento mobile ed originale.
La cucina può essere lasciata dove era prima, così da sfruttare allacci e scarichi esistenti, comoda anche per la possibilità di poter accedere direttamente al terrazzo per mangiare all’aperto nella bella stagione, o scendere in giardino passando per la scala a chiocciola in ferro o in ghisa (ve ne sono di splendide) da montare all’esterno.
Le stanze che danno su Corso Umberto I°, diventeranno tre camere, quella più ad ovest rimarrà intatta e sarà la matrimoniale, le altre due rispettivamente per i due figli saranno parzialmente da ritoccare: vi proponiamo infatti di demolire i muri che delimitano l’attuale bagno, fin troppo stretto per essere utilizzato comodamente, e ricostruirli in modo da riequilibrare gli spazi, sia delle camere che del bagno.
Nelle camere così come nello studio vi consigliamo di non controsoffittare, ma di sfruttare l’altezza installando dei soppalchi, che possono essere montati anche ad h 2.20 da terra come nel caso della camera matrimoniale dislocando al di sotto la cabina armadio o ad h 2.40 per le camere dei ragazzi utilizzando la parte sottostante per il bagno. Soppalchi in struttura leggera, realizzati con piccole travi in ferro e tavolato in legno a cui si può accedere anche solo con una semplice scala “marinara”, o volendo anche con una piccola chiocciola (ma ruberebbe troppo spazio). La realizzazione di detti soppalchi va ovviamente verificata sia da un punto di vista normativo che strutturale direttamente sul posto.
Le finiture dovrebbero tendere tutte verso i materiali naturali e le tinte chiare, che amplificano gli spazi donando luminosità. Per il pavimento vi consigliamo di rivalutare l’idea di mantenere i quelli originali, perché sembrano tenuti bene e risulteranno in una casa del genere, molto eleganti, qualora però intendeste cambiarli vi proponiamo un parquet prefinito a listoni di colore chiaro , che avrebbe la qualità ulteriore di scaldare gli ambienti. Porte e finestre sembrano essere in buone condizioni per cui sicuramente da tenere, recuperare e al limite ritinteggiare. Le pareti andrebbero lasciate il più chiare possibile, se non addirittura bianche, per lasciare poi spazio magari ad arredi di design colorati e dal gusto retrò.