Gentile cliente ho voluto proporre due ipotesi molto simili nell'organizzazione degli spazi ma che seguono due linee concettuali differenti. Il concetto della prima ipotesi si basa su una linea continua creata dall'utilizzo dello stesso materiale che man mano all'interno della stanza si scompone assumendo di volta in volta un'altezza diversa e diventando ora armadio, ora scrivania, ora contenitore, ora comodino e che ripetendosi rompe la linearità pur mantenendosi sempre riconoscibile. In questa soluzione l'arredo è composto, oltre al letto già esistente, da un armadio a n.3 ante, n.2 scrivanie con cassetto e gamba/contenitore, n.3 mobili contenitori e n.2 comodini, tutti rigorosamente dello stesso materiale. Mentre nella prima soluzione studio e camera da letto diventano un tutt'uno, nella seconda ipotesi, invece, convivono armoniosamente. Infatti, la scelta degli arredi permette di distinguere perfettamente tra spazio letto e spazio studio. Anche in questo caso gli arredi sono composti da armadio a n.3 ante, n.2 comodini dove su ognuno dei quali si erge uno specchio alto, n.2 scrivanie con mensole porta libri e una libreria ad elementi modulari componibili. La parete alle spalle del letto si suggerisce di trattarla con una carta da parati per dare maggiore carattere all'ambiente.