La richiesta del cliente di realizzare un Palazzo Fronte Mare, ha messo in moto un meccanismo di ricerca sulle declinazioni del termine "Palazzo", i suoi riferimenti e significati.
Il cliente ha espresso una volontà ben definita: realizzare un palazzo. Non un edificio fronte mare, ma un manufatto riconoscibile e immediatamente riconducibile all'idea di palazzo.
Si è voluto quindi lavorare, giocare forse, con i riferimenti, prendendo a modello il palazzo italiano per antonomasia: il Palazzo della Civiltà Italiana.
Nel progetto qui presentato, così come nel riferimento, è l'arco a comandare e ordinare il ritmo della composizione.
Le aperture arcate su tutti e quattro i lati, creano una scansione definita e regolare che, da un lato alleggerisce e slancia la struttura, dall'altro conferisce all'oggetto serietà e compostezza.
Le profonde terrazze, con parapetti in vetro per non interrompere otticamente la corsa delle aperture, sono di matrice più moderna, rastremate e hanno anche loro una duplice funzione: da un lato pratico, producono ombra per le unità sottostanti diminuendo il riscaldamento interno delle stesse e migliorando la qualità di vita degli ambienti, dall'altro, puramente estetico, regolano lo slancio verso l'alto dei prospetti, lo attenuano, senza però essere invasivi e protagonisti.
Le piante interne, sia nelle declinazioni da 4 bilocali che in quella da 2 trilocali, si sviluppano attorno al vano scala centrale che come un cuore, collega e trasporta gli abitanti tra i vari piani alle loro abitazioni. Questo è un volume simmetrico e morbido, come le curve che lo compongono: attorno ad esso si sviluppa la vita del palazzo.
Le quattro unità bilocali per piano, si dispongono sull'asse di simmetria nord-sud, con le zona notte rispettivamente ad est e ovest. Questo, con lo sviluppo successivo di due unità per piano, permette di avere una migliore distribuzione ed equilibrio degli spazi interni individuando con maggiore chiarezza le aree living, dining e sleeping della casa.
L'intervento di ampliamento e trasformazione delle unità, è stato pensato in maniera tale da essere il meno invasivo possibile: difatto è necessario abbattere una sezione decisamente limitata di parete per ottenere questo risultato.
Le stanze da letto, così come i bagni e gli altri ambienti delle abitazioni sono di dimensioni più che adeguate e godono tutte di luce naturale. Solo al piano terra, per conferire un grado di privacy maggiore, alcune sezioni della facciata, sono state rese opache con dei setti murari che rientrando, permettono comunque la lettura dell'arco dall'esterno.
Infine, il solaio di copertura è accessibile e su questo si ipotizza la posa di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento, per l'autosufficienza del palazzo.