Description

La soluzione A, come evidenziato dalla planimetria dei gialli/rossi, cerca di toccare in minima parte la struttura preesistente non solo per le spese legate a questo tipo di interventi (sempre molto impattanti) ma prova a rispondere alla domanda “può questo appartamento essere rimodellato secondo i miei scopi?” e ancora “devo veramente distruggere tutto quello che di buono presenta?”.

Le desiderata sono chiare: trasformare un appartamento storico in un b&b funzionale e che non mettesse in risalto una stanza in particolare sulle altre, che avessero tutte egual peso. Bagno in camera, comodità distributiva, luce, elementi valorizzanti come una poltrona per una fresca lettura o una bella scrivania dove appoggiare un laptop e lavorare. Cerca di rispondere alle diverse tipologie di utenze che potrebbero partecipare al suo utilizzo.

La distribuzione degli ambienti cerca di rispettare le preesistenze: due dei tre bagni sono posizionati vicini l’un l’altro mentre il terzo presenta uno scarico collegato alla colonna principale attraverso una controparete: la stessa ci conduce fino alla cucina, con mobili base a filo-finestra.
Tutte le camere hanno una buona superficie calpestabile (min. 9mq per definirla stanza abitabile singola) anche se due di queste sono inferiori ai 14 mq richiesti per una matrimoniale da b&b. Quest’ultimo punto, invece, trova risposta nell’ipotesi B.

La soluzione B, come anticipato nella presentazione della soluzione A, cerca di venire incontro ad una maggiore contemporaneità degli spazi nonché alla domanda, imposta dalla normativa, di rendere le camere matrimoniali tutte minimo di 14 mq.
Nonostante, in questo caso, siano presenti maggiori demolizioni, le tramezzature che tagliano l’invaso in maniera trasversale sono state lasciate pressoché intatte: in simili circostanze il lavoro dello strutturista risulterà minimo, le eventuali problematiche strutturali potranno essere facilmente bypassate.

Anche i questo caso, l’impianto di scarico di due dei tre bagni, sarà di facile soluzione; il terzo, in base allo stato di fatto, potrà o essere sollevato e quindi con impianti che corrono a pavimento (presenza di piccola rampa fruibile anche da persone disabili) o potrà sempre prevedere una controparete che porterà il sistema idrico anche in cucina.

Entrambe le soluzioni presentano punti di forza e debolezza, ad ogni modo, in entrambe si è cercato di minimizzare lo stress strutturale dovuto alle (purtroppo) necessarie demolizioni.

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Rome, Metropolitan City of Rome Capital, Italy