Il progetto propone una riconfigurazione degli spazi abbastanza significativa, tale da creare un insieme fluido e lineare, in cui la luce naturale riesca a raggiungere anche gli angoli più lontani e “nascosti”.
Un piccolo disimpegno da accesso alle due unità immobiliari, così organizzate:
• Un monolocale (unità A), la cui superficie, quasi interamente libera da tramezzature, diventa un ampio living capace di ospitare una struttura in legno in cui trovano alloggio due divani (accostati spalla a spalla) con letto estraibile. La parete vicina all'ingresso dà alloggio all'angolo cottura a scomparsa e ad una piccola parete attrezzata, mentre il bagno (dotato di antibagno minimal) occupa in parte lo spazio già destinato ai servizi. Completano il tutto un ampio guardaroba e l’angolo lavanderia-ripostiglio.
• Una seconda unità (B), in cui un piccolo escamotage consente di creare due nicchie-alcova lungo la parete più interna, lasciando libero lo spazio in cui è maggiore la presenza di finestre. Qui quasi scompare il concetto di "muro" tradizionale: gli unici setti in muratura sono quelli che perimetrano il bagno-antibagno e quello che separa l’ingresso-angolo cottura dalla prima “alcova”; living e stanze da letto sono separati tramite setti leggeri in legno, in parte semitrasparenti, che lasciano filtrare la luce naturale. Il living ospita un divano con letto estraibile, mentre la bassa parete attrezzata corre fra le finestre. Anche qui è presente un piccolo ripostiglio-lavanderia privato.
In entrambe le unità si è scelto di ottimizzare gli spazi ricorrendo a porte con chiusura a libro o scorrevoli.