La proposta verte ad ottenere il massimo vantaggio con il minor numero di interventi possibili, per questo in entrambe le particelle massima attenzione è data alla conservazione dell’esistente nell’ottica dell’economia e del mantenimento del carattere proprio delle architetture esistenti. Altro tema é quello di sistematizzare il congiunto cercando di dare uno stesso carattere unitario alla proposta.
Particella 466
La necessità di avere una parte pubblica e una parte privata rese naturale la creazione di una rientranza nel grande volume che indicasse una centralità in relazione all’edificio e separasse il pubblico dal privato nel locale in cui questi si incontrano stabilendo un “taglio” percepibile e fisico di questa separazione, approfittando della grande apertura presente nel secondo piano del fienile, nella parte in cui sarà rifatto il tetto, uniformandolo con quello esistente di recente costruzione.
Viene inserita a lato di questo dente una nuova scala pubblica mentre la scala esistente rimane a ricoprire un ruolo di servizio. Al piano superiore si è pensato di creare 3 camere e due bilocali, dedicando l’area restante a una necessaria zona di servizio che può servire come lavanderia/deposito.
Anche se non richiesto, sembrava interessante proporre la creazione di una piscina che si inserisse fra il volume del B&B e la cantina il grado di ricevere il sole proveniente dal lato sud e collocata di fronte alla zona soogiorno/colazioni.
Per rendere utilizzabile la cantina viene alzato il tetto arrivando alla stessa quota del volume principale, per permettere alle botti di entrare -per questa parte sarebbe necessario maggior pensamento nell’ottica di uso e quantità di elementi, necessari alla creazione e stoccaggio di vino- da chiarire in una fase successiva.
L’altezza di tutti gli infissi verranno portati fino a terra e sistematizzati ricercando la massima standardizzazione degli stessi nell’economia del progetto, mentre per quel che riguarda le finiture la proposta è quella di un rivestimento cappotto che arrivasse a una certa quota per poi lasciare un lambrino di pietra/mattone a vista -in base alla composizione esistente- che avvolgesse entrambi i volumi.
Particella 538
Viene esplorata la possibilità di avere un edificio in pietra a vista esistente, da valutare e verificare in fase successiva. Per permettere questo si è pensato ad un rivestimento interno che omogeneizzasse gli spazi interni dandone un’ortogonalità che permettesse l’uso di solai composti da travi e cotto, reinterpretando in chiave contemporanea questo sistema costruttivo.
Sul lato corto del volume a sud, affacciato al vigneto, a guidare il progetto, é stato creato un grande vano che arretra per permettere una parziale schermatura dai raggi solari.
Nel tentativo di dare una maggior importanza e priorità a questo vano, e quindi alla vista sulla valle e il vigneto, i vani presenti nei lati est ed ovest dell’edificio vengono parzialmente oscurati.
Le scale vengono mantenute nello stesso sito ma probabilmente dovranno essere ricostruite e adattate per rispettare il regolamento in vigore, da verificare in sede l’affidabilitá del rilievo ricevuto.
Dato il tempo esiguo per questa fase si é dedicata la maggior parte del tempo all’organizzazione degli spazi e alla decisione dei principi costruttivi dei vari edifici, lasciando in allegato una serie di proposte di mobiliario che indichino il tipo di atmosfere e colori a cui si pretende arrivare, da discutere in fase successiva in relazione ai gusti e alle necessità del cliente.
