Dopo l’eliminazione di tutti gli elementi sovrastrutturali e decorativi dalla pianta fornita dal committente, la logica della configurazione planimetrica è apparsa molto più chiara e definita. Una logica che a dispetto delle decorazioni e degli innumerevoli spigoli e angoli, resiste grazie alla razionalità, forse un po’ rigida, su cui si basa. Il progetto proposto lavora proprio su questo piccolo eccesso di rigidità.
Lo schema zona notte – zona giorno viene mantenuto. Fra queste viene introdotta una zona “ibrida” in cui gli spazi e le funzioni sono intermedi e interscambiabili sulla base delle esigenze del momento: nel living una grande tenda (in pelle o tessuto pesante) scorrendo separa, in prossimità del camino, un’area più intima dedicata al relax. Con la tenda raccolta il camino torna ad essere visibile anche da chi, dal divano, si dedica agli audiovisivi. Infatti lo schermo è sistemato in una teca sospesa al soffitto ad un’altezza tale da consentire la vista del fuoco da qualsiasi parte del soggiorno.
Anche il tinello è pensato per adeguarsi a differenti esigenze. La sua posizione e le sue connessioni con gli altri ambienti (cucina e Living) lo rendono un ambiente domestico e privato e allo stesso tempo “pubblico”, estensione del living, dove pranzare o cenare in famiglia o in contesti informali.
La rigidità del modello originale è stata invece mantenuta nello schema distributivo. Anzi, il progetto gli fornisce, lavorando sulla sua direttrice di sviluppo, uno spessore e una forma più riconoscibile. E’ lungo questa direttrice che si innestano i vari ambienti, è lungo questa direttrice che si sistemano gli arredi fissi (dalla penisola della cucina al ripostiglio nella parte opposta), infine, è lungo questa direttrice che gli unici elementi strutturali sono visibili e messi in risalto dallo sfondo unico in legno e dalla “trabeazione” costituita dal salto della controsoffittatura.
After the elimination of all the superstructural and decorative elements from the plan supplied by the client, the logic of the planimetric configuration appeared much clearer and more defined. A logic that in spite of the decorations and the innumerable edges and angles, resists thanks to the rationality, perhaps a little rigid, on which it is based. The proposed project works precisely on this small excess of rigidity.
The sleeping - living area scheme is maintained. Among these, a "hybrid" zone is introduced in which the spaces and functions are intermediate and interchangeable based on the needs of the moment: in the living area a large curtain (in leather or heavy fabric) running around separates, near the fireplace, an area more intimate dedicated to relax. With the tent collected, the fireplace becomes visible even to those who, from the sofa, devote themselves to audiovisuals. In fact the screen is placed in a wooden case suspended from the ceiling at a height that allows the view of the fire from any part of the living room.
Even the dinette is designed to adapt to different needs. Its location and its connections with other environments (kitchen and Living) make it a domestic and private environment and at the same time "public", an extension of the living area, where you can have lunch or dinner with your family or in informal contexts.
The rigidity of the original model was instead maintained in the distribution scheme. Indeed, the project provides him with a more recognizable thickness and form, working on his development route. It is along this route that the various rooms are grafted, it is along this route that the fixed furnishings are arranged (from the kitchen peninsula to the storage room on the opposite side), finally, it is along this route that the only structural elements are visible and placed in emphasis on the unique wooden background and the "trabeation" formed by the drop in the false ceiling.