RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA
OGGETTO: Realizzazione di un frazionamento immobiliare.
UBICAZIONE:
L’appartamento oggetto di intervento, è posto al piano rialzato di una palazzina in ambito residenziale. Queste sono le notizie date in ambito descrittivo dal Committente in traccia progetto.
DESCRIZIONE FUNZIONALE DELL’INTERVENTO:
L’immobile oggetto di progettazione risulta allo stato dei luoghi come unica unità abitativa/uso ufficio. Attualmente compaiono in mappa catastale n.5 vani più servizio igienico. La pianta permetterebbe molteplici ipotesi progettuali realizzabili. In riferimento alla richiesta del Committente, ovvero quella di valutare la possibilità di realizzare monolocali e bilocali, si è verificato che è possibile soddisfare tale richiesta, ed in realtà, in virtù della metratura minima consentita dal Comune di Milano per la realizzazione di un monolocale pari a mq 28.00, si è proceduto alla progettazione di una pianta funzionale dell’intera area mediante la realizzazione di n.02 monolocali e n.01 bilocale. Tale intervento consentirebbe, nell’ottica di un frazionamento immobiliare, di poter marginare in modo diverso, sia nell’ipotesi in cui le unità immobiliari dovessero essere singolarmente vendute, sia nel caso in cui le stesse dovessero essere poste in affitto.
Procediamo con la descrizione delle unità immobiliari progettate, al fine esclusivo di poter semplificare la lettura della pianta di progetto presentata.
Entrando attraverso il portone di ingresso principale, ci ritroviamo in un’area comune che da accesso alle 3 unità abitative ipotizzate, ovvero l’unità 1, l’unità 2 e l’unità 3.
Le unità abitative 1 e 2, sono identificabili come monolocali.
L’unità abitativa 3 è da definirsi un bilocale.
Sebbene le unità 1 e 2 siano dei monolocali, si è pensato di dare il massimo confort creando aree di privacy importanti, dividendo attraverso l’utilizzo di arredi, l’area letto-divano/letto, dall’area cucina. In entrambe le unità, il letto può essere considerato tale, oppure, sostituibile con
divano/letto alfine di poter ricavare un’area soggiorno interessante in termini di ampiezza, a seconda di come verrà successivamente utilizzata l’abitazione.
Le ipotesi di arredamento che sono state determinate, possono essere realizzate artigianalmente oppure più banalmente, con alcune piccole modifiche concettuali, comprate presso centri di arredo commerciali.
Ad esempio, per l’unità abitativa 1, è stata inserita una parete armadiata con inglobata la porta di accesso al bagno ( identificata in pianta col n.02 ) . Ovviamente laddove detta soluzione di arredo su misura, non dovesse essere presa in considerazione, la porta del bagno potrebbe essere montata con tranquillità nel suo alloggio naturale, ovvero nel vano creato nella parete in fase di costruzione della stessa, lasciando la possibilità di allocare un armadio a libera installazione addossato alla parete bagno.
Sempre nell’unità abitativa 1, possiamo notare una parete divisoria
( id e n tific a t a in pia n t a c ol n . 0 1 ) posta tra l’area dedicata alla cucina e quella dedicata al letto-divano/letto. Trattasi di una struttura realizzata customizzata, una struttura divisoria con mensole funzionali e moduli con ante da utilizzare come deposito. Banalmente, laddove non volesse essere realizzata su misura, potrebbe essere reperita anche in negozi di arredamento commerciali come ad esempio IKEA o similari.
L’unità abitativa 2, ha una particolarità rispetto alle soluzioni contenitive. Per quanto riguarda l’area dedicata al letto-divano/letto, è stata ipotizzata una struttura a ponte ( identificata in pianta col n.0 1 ) . Tale struttura consente di avere gli spazi idonei posti a disposizione di chi abiterà il monolocale.
Di fronte a tale struttura è stato posto un mobile arredo contenitivo, con ipotesi di alloggio di tv.
Per l’unità abitativa 3, c’è da porre attenzione su due punti in particolare.
E’ stata progettata, entrando sulla sx
( identificata in pianta col n.0 1 ) , una parete armadiata che da un certo punto in poi, da contenitiva, diventa cucina. Questo elemento è caratterizzante al fine di poter utilizzare al meglio gli spazi funzionali del bilocale. Ovviamente, anche per questo elemento, è possibile reperire concetti simili o adattabili in negozi di arredamenti più commerciali.
Sempre nell’unità 3, spostando il focus sull’ambiente letto, possiamo notare che è stata ipotizzata una cabina armadio. Anche per questo elemento, laddove non si volesse scegliere la strada degli arredi realizzati su misura, si potrebbe eliminare ed alloggiare un armadio standard, lasciando a questo punto maggior ampiezza nell’ambiente generale.
Per quanto riguarda questa unità abitativa, si fa notare che nella eventualità potrebbe essere acquistato un divano letto ( zona living ) al fine di poter eventualmente creare altra postazione ( di
fortuna ) di alloggio. In questo caso, basterebbe posizionare, in caso di utilizzo, lo stesso divano/letto accostato alla parete del bagno.
Per tutte e 3 le unità abitative sono stati ipotizzati ambienti bagno vivibili, composti da ampia doccia, sanitari (tazza e bidet) e da mobile lavabo. Per quanto riguarda l’unità abitativa n.2 (monolocale), si fa notare che è stata ipotizzata una doccia posta davanti alla finestra. Trattasi di una scelta estetico/funzionale, già più volte utilizzata in frazionamenti immobiliari, pertanto comoda ai fini pratici. Nella eventualità tale proposta dovesse apparire non in linea con la scelta definitiva della Committenza, si è verificata la possibilità di alloggiare il piatto doccia in linea con gli altri sanitari. In quel caso, la lavatrice dovrebbe essere allocata diversamente, e possibilmente in prossimità della finestra.
Resta inoltre da dire che tante volte, in queste ipotesi progettuali, monolocali e bilocali, la lavatrice viene alloggiata in area cucina, lasciandola sparire all’interno di un mobile.
Sin qui sono stati descritti gli ambienti secondo la distribuzione funzionale ideata per gli stessi.
DESCRIZIONE TECNICO SOMMARIA PER PUNTI DI CRITICITA’:
Particolare attenzione è stata posta rispetto al posizionamento dei bagni. Ovviamente, è stata ipotizzata la necessità di alloggiare gli impianti di scarico sottotraccia. A tal proposito, non avendo linee guida ben definite, si è proceduto ipotizzando di non avere possibilità di passaggio al sottopiano (ad esempio nei garage). Questo potrebbe implicare l’ipotesi di dover inserire all’interno delle unità abitative aree rialzate come ad esempio il bagno. Ovviamente trattasi di ipotesi in quanto, laddove l’andamento del solaio dovesse consentirlo, si è calcolato che le pendenze per gli scarichi potrebbero risultare adeguate evitando in questo caso specifico l’utilizzo di eventuali innalzamenti. Altra ipotesi concreta, sempre laddove dovessimo trovarci nella condizione di dover alzare alcune aree, potrebbe essere quella di rialzare l’intero piano mediante l’utilizzo di massetti alleggeriti certificati. Questo, a livello estetico, funzionale e di appeal rispetto alla vendita, risulta essere la soluzione più pianificabile.
In definitiva si è proceduto ad eseguire la traccia secondo quanto richiesto e secondo la modalità di pensiero progettuale che caratterizzano appunto i lay-out che si producono.
Tale frazionamento è stato particolarmente attenzionato al fine di poter dare la maggior funzionalità possibile all’appartamento iniziale.