Il progetto prova a soddisfare le richieste del cliente attraverso un frazionamento capace di ottenere soluzioni abitative di dimensioni ridotte. Vengono proposte due soluzioni differenti (A e B). La soluzione A prevede il frazionamento dell'appartamento in tre unità abitative indipendenti, 1 bilocale (42 mq) e 2 monolocali (rispettivamente 33 e 32,5 mq). Il bilocale è dotato di ampia camera da letto matrimoniale, bagno, e un pratico soggiorno/cucina. I bilocali sono invece caratterizzati da bagno (in alcuni casi cieco con dispositivo di ventilazione forzata), e una zona open space dotata di cucina e divano-letto. Come illustrato negli elaborati di progetto, per i monolocali si propongono soluzioni alternative per quanto riguarda la disposizione degli arredi e l'eventuale uso di dispositivi a scomparsa o di separazione visiva.
La soluzione B, prevede invece la presenza di 2 bilocali (rispettivamente di 38 e 42 mq) ed 1 monolocale (28 mq). Anche in questo caso, gli ambienti risultano pratici e spaziosi in relazione alle dimensioni complessive delle unità abitative. Per il monolocale, come per la soluzione A, si propone una disposizione alternativa degli arredi.
L'accesso alle unità abitative è garantito da un spazio di distribuzione comune raggiungibile attraverso un'unica porta.
Per entrambe le soluzioni proposte è stata rispettata la normativa edilizia locale riguardante le superfici minime. Inoltre i bagni ciechi devono essere dotati di impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC).
Per quanto riguarda le finiture, si consiglia l'utilizzo di pavimenti in legno o gres effetto legno, e materiali ceramici per i servizi igienici.
Infine, le soluzioni proposte possono risultare efficaci in relazione alla domanda del mercato immobiliare.