Apartment On 3 Floors (home Misi)
residencial
95041 Caltagirone, Province of Catania, Italy
L’edificio si affaccia su tre lati ed è di forma rettangolare con un lato lungo molto sviluppato rispetto al lato corto e le stanze sono poste in sequenza. L’ingresso è comune ad altro immobile (S1), diverso proprietario. Per l’unità immobiliare piano primo e secondo è in corso la ristrutturazione, attualmente sospesa (la rimozione del controsoffitto al secondo piano ha messo in luce lo stato di degrado della copertura per cui si è deciso il rifacimento del tetto sia in termini strutturale che di isolamento). Il tetto da rifare secondo caratteristiche strutturali e di isolamento attuali sarà in legno, come adesso, stesso disegno e con le travi a vista. I lavori fin qui eseguiti riguardano le demolizioni previste in progetto, in particolare: dismissioni di pavimenti e massetti, dismisssioni di bagni, aperture di vani porta nei muri interni, riapertura del vano finestra sul prospetto. Quanto deciso ed elaborato in sede di prima autorizzazione (2015) e successiva SCIA/variante (2018) rimane tuttora valido e pertanto vincolante, tranne alcune piccole variazioni meglio specificate in seguito. Intendo realizzare una “zona giorno” al primo piano (che comprenda comunque uno spazio piccolo per wc, lavabo e doccia) ed una “zona notte” al secondo piano con abbattimento, rispetto agli attuali elaborati, dell’ultima parete in modo da ingrandire lo spazio adibito a bagno principale. Sempre al secondo piano intendo creare simmetria tra le due porte sulla parete studio/letto e la porta sulla parete letto/bagno: pertanto, in variazione all’attuale elaborato, ulteriore apertura dovrà essere predisposta in quest’ultima parete, alla stessa linea della parete opposta. Simmetria che avrà prosecuzione con le due finestre tonde presenti in modo da creare una profondità di visione a “cannocchiale” secondo la linea di fuga che attraversa le porte parete studio/letto, le porte parete letto/bagno, le finestre tonde, fino a perdersi verso il vulcano ETNA, in pregevole vista dalla casa col cielo limpido. Intendo demolire l’attuale scala di collegamento tra primo e secondo piano per realizzarla con scalini a sbalzo incassati in parete. In questo spazio di collegamento avremo, con l’apertura della ulteriore porta nella parete ingresso/soggiorno (SCIA/variante 2018), due accessi alla scala (da ingresso e da soggiorno) che, unitamente allo sbalzo dei gradini, all’uso sapiente dell’illuminazione ed a quant’altro, dovrà accentuare la leggerezza visiva dell’insieme così come la circolarità dello spazio. Circolarità dello spazio viene creata anche sulla parete opposta soggiorno/cucina con l’apertura simmetrica di un’ulteriore porta (SCIA/variante 2018). La circolarità dello spazio così creato andrà ad interagire con la profondità di visione da perdersi, attraverso la porta piccola esistente sulla parete cucina/loggia (ex balcone) e l’apertura a balcone e/o finestra ( che si vuole ripristinare), verso la Piana di Catania ed il vulcano ETNA. Profondità di visione che ancora più esasperatamente viene creata nella simmetrica linea di fuga che percorre l’apertura principale sulla parete ingresso/soggiorno già esistente, l’apertura principale soggiorno/cucina già esistente e l’apertura sulla parete cucina/loggia (loggia: ex balcone chiuso dopo gli anni ‘40 per realizzare il bagno) che ho voluto ripristinare (autorizzazione 2015) come da vecchia piantina del 1939 a rimodulazione di questa parete: “lato ETNA”. È previsto infatti (non ancora realizzato), salvo ulteriore rimodulazione, il taglio della parete/loggia all’altezza di un metro da utilizzare per tutta la larghezza come balcone (salvo l’eventuale utilizzo di parte di esso, in corrispondenza della piccola porta preesistente, come wc/lavabo/doccia, piccolo bagno di cui ho bisogno al piano come sopra già detto e non ancora deciso dove poterlo realizzare: tale posizionamento potrebbe essere la soluzione). Anche tale profondità di visione, come la precedente, andrà a perdersi verso la Piana di Catania ed il vulcano ETNA. Quindi, per ciò che concerne il primo ed il secondo piano, fin qui ho voluto ed inteso realizzare, attraverso le demolizioni e/o le aperture, un’idea di “circolarità degli spazi” e di “profondità delle visioni”.
“Circolarità degli spazi”: come se fosse una lunga camminata tra/per ed intorno alle stanze ed ai piani in visione/godimento delle geometrie connesse e sconnesse, degli effetti di luce naturale e/o artificiale infeanti sulle linee e volumi creati dalle doppie entrate/uscite sia ai piani che alle singole stanze. Il tutto accompagnato dal gioco espositivo delle pareti. Si, perché vorrei concepire tutti gli spazi di questa casa come luogo espositivo (fotografie, pitture, sculture, ceramiche, ecc. ecc.) innanzitutto e come luogo e spazi di condivisioni artistico-culturali. La progettazione dell’illuminazione (ingressi, pareti, scale, esterno) dovrebbe sottintendere a tale scopo. A Voi il resto.
“Profondità delle visioni”: come se la lunga camminata tra/per ed intorno alle stanze ed ai piani… divenisse un continuo interagire tra interno ed esterno, tra tangibile ed intangibile, tra bellezze architettoniche (Ponte di San Francesco, Chiesa e Convento di San Francesco D’Assisi, Campanile Cattedrale di San Giuliano, Campanile Chiesa di S. Maria del Monte, ex Carcere Borbonico – Museo Civico) in pregevole vista dai 3 piani della casa, che radicano al territorio (ci troviamo nel cuore del Centro Storico di Caltagirone, Città Barocca patrimonio UNESCO del Val di Noto da Giugno 2002) e lo spazio infinito e profondo verso il mare di Gela da una parte (tramonto) e la Piana di Catania ed il vulcano ETNA dall’altra (alba). A Voi il resto.
Il “tour virtuale” richiesto deve poter rappresentare anche questo, nel senso che devo poter spaziare sia all’interno dei 3 piani che nei prospetti esterni in riferimento al tetto, alle facciate, ai balconi, ornamenti e fregi, fino alle grondaie e pluviali, parapetti e cornici e, soprattutto facciata “lato ETNA” e sottostante terrazza, piuttosto grande di recente acquisizione unitamente al piano terra.
Piano terra, costituente altra unità immobiliare, che intendo comunque collegare al primo e secondo piano (così com’era alle origini) attraverso l’apertura di una porta interna (costituente nicchia in piantina) oggi tompagnata che collega con la scala d’ingresso ai piani superiori. Allo stesso tempo ed all’occorrenza intendo rendere detto piano pure indipendente dal resto ed autonomo nei servizi. Con tale apertura fungente da collegamento interno tra terra, primo e secondo piano, verrebbe a delinearsi la stessa circolarità realizzata al piano superiore stessa altezza. In questo caso potrebbe realizzarsi la possibilità di visione diretta dall’esterno attraverso il portone d’ingresso ai piani superiori a cui si accede attraverso tre scalini posti nella piazzetta/ingresso in comune con il piano S1 (non mi dispiacerebbe, infatti, immaginare un portone d’ingresso al primo e secondo piano, così come un portone d’ingresso al piano terra, completamente in vetro e trasparente al punto giusto da potere mantenere il minimo della privacy e nello stesso tempo mantenere la vista esterna sulla scala ai piani e sulla nuova apertura di collegamento interno, spazio opportunamente valorizzato da sapiente progetto d’illuminazione). A Voi il resto.
Dopo gli anni ‘40 la loggia (superfetazione) creata al piano primo per far posto al bagno è stata creata anche al piano terra per ricavarne angolo cottura e forse per ingrandire il bagno preesistente. Ciò ha determinato, a mio parere, una sproporzione visiva sulla terrazza (ampia circa 25/30 mq) originariamente di forma rettangolare, oggi quasi quadrata; pertanto detta facciata (lato ETNA) e relative superfetazioni completamente da correggere e rimodulare. Un’idea è quella di demolire la parte adibita a cucinino e ripristinarla a spazio della terrazza così come era alle origini e nel contempo poter recuperare ornamenti e fregi presenti in detta facciata e coperti da tale superfetazioni (in tal caso si renderà necessario spostare la porta d’ingresso al bagno nella parete interna della stanza, previe autorizzazioni ed altro). Altra idea sarebbe non demolire niente, e fare in modo che le superfetazioni del piano terra e del pino primo costituiscano “unico volume” sul quale l’aspetto particolare e caratterizzante sarebbe costituito dal suo rivestimento è come esso interagisca con l’ambiente circostante. A Voi il resto.
Per concludere faccio presente che anche le altre due facciate (“lato Piazza San Francesco D’Assisi” e “lato Ponte di San Francesco”) sono da ripristinare unitamente ai balconi, ornamenti e fregi: non mi dispiacerebbe immaginare un progetto di luce esterna realizzata su queste due facciate allo scopo esclusivo della valorizzazione di detti balconi, ornamenti e fregi. Illuminazione esterna, assolutamente indispensabile per la facciata “lato ETNA” a valorizzazione del “volume unico” creato e della terrazza tutta. Terrazza la cui rimodulazione dovrà possedere confort per essere vissuta nelle stagioni calde e per essere protetta dai forti venti delle stagioni fredde. A Voi il resto.
ENG
The building faces three sides and is rectangular in shape with a very developed long side compared to the short side and the rooms are placed in sequence. The entrance is common to another property (S1), different owner. Renovation is underway for the first and second floor real estate unit, currently suspended (the removal of the false ceiling on the second floor has highlighted the state of deterioration of the roof for which it was decided to renovate the roof both in terms of structure and isolation). The roof to be redone according to current structural and insulation characteristics will be in wood, as now, with the same design and with exposed beams. The works carried out so far concern the demolitions foreseen in the project, in particular: disposal of floors and screeds, disposal of bathrooms, opening of doorways in the internal walls, reopening of the window compartment on the elevation. What was decided and processed during the first authorization (2015) and subsequent SCIA / variant (2018) still remains valid and therefore binding, except for some small changes better specified below. I intend to create a “living area” on the first floor (which in any case includes a small space for toilet, sink and shower) and a “sleeping area” on the second floor with the removal of the last wall, compared to the current drawings, in order to enlarge the space used as a main bathroom. Also on the second floor I intend to create symmetry between the two doors on the study / bed wall and the door on the bed / bathroom wall: therefore, in variation to the current elaborate, further opening must be prepared in the latter wall, at the same line as the wall. opposite. Symmetry that will continue with the two round windows present in order to create a “telescope” depth of vision according to the line of escape that crosses the study / bed wall doors, the bed / bathroom wall doors, the round windows, until it gets lost towards the volcano ETNA, in a fine view from the house with a clear sky. I intend to demolish the current connecting staircase between the first and second floors to create it with cantilevered steps embedded in the wall. In this connection space we will have, with the opening of the further door in the entrance / living room wall (SCIA / variant 2018), two accesses to the staircase (from the entrance and from the living room) which, together with the overhang of the steps, lighting and so on, will have to accentuate the visual lightness of the whole as well as the circularity of the space. Circularity of the space is also created on the opposite living room / kitchen wall with the symmetrical opening of another door (SCIA / variant 2018). The circularity of the space thus created will interact with the depth of vision to be lost, through the small door existing on the kitchen / loggia wall (former balcony) and the balcony and / or window opening (to be restored), towards the Piana di Catania and the ETNA volcano. Depth of vision that is created even more exasperatingly in the symmetrical line of flight that runs through the main opening on the existing entrance / living room wall, the existing main living room / kitchen opening and the opening on the kitchen / loggia wall (loggia: ex balcony closed after the 40s to make the bathroom) that I wanted to restore (authorization 2015) as per the old map of 1939 to remodel this wall: “ETNA side”. In fact (not yet realized), except for further remodeling, the cut of the wall / loggia at a height of one meter to be used for the entire width as a balcony (except for the possible use of part of it, in correspondence with the small pre-existing door , as a toilet / sink / shower, a small bathroom that I need on the floor as mentioned above and not yet decided where to make it: this positioning could be the solution). Even this depth of vision, like the previous one, will be lost towards the Plain of Catania and the ETNA volcano. So, as far as the first and second floors are concerned, so far I have wanted and intended to create, through demolitions and / or openings, an idea of “circularity of spaces” and “depth of visions”.
“Circularity of spaces”: as if it were a long walk between / around and around the rooms and floors in view / enjoyment of the connected and disconnected geometries, of the natural and / or artificial light effects infecting the lines and volumes created by the double entrances / exits to both floors and individual rooms. All accompanied by the exhibition game of the walls. Yes, because I would like to conceive all the spaces of this house as an exhibition place (photographs, paintings, sculptures, ceramics, etc. etc.) first of all and as a place and spaces for artistic-cultural sharing. The lighting design (entrances, walls, stairs, exterior) should imply this purpose. The rest is up to you.
“Depth of visions”: as if the long walk between / for and around the rooms and floors … became a continuous interaction between inside and outside, between tangible and intangible, between architectural beauties (Ponte di San Francesco, Church and Convent of San Francesco D’Assisi, Bell Tower of San Giuliano Cathedral, Bell Tower Church of S. Maria del Monte, former Bourbon Prison – Civic Museum) in a fine view from the 3 floors of the house, which are rooted in the territory (we are in the heart of the Historic Center of Caltagirone, Baroque city UNESCO heritage of the Val di Noto since June 2002) and the infinite and deep space towards the sea of Gela on one side (sunset) and the Piana di Catania and the ETNA volcano on the other (dawn). The rest is up to you.
The “virtual tour” requested must also be able to represent this, in the sense that I must be able to range both within the 3 floors and in the external elevations in reference to the roof, the facades, the balconies, ornaments and friezes, up to the gutters and downspouts, parapets and cornices and, above all, the facade “ETNA side” and the terrace below, rather large recently acquired together with the ground floor.
Ground floor, constituting another real estate unit, which I intend to connect to the first and second floor (as it was originally) through the opening of an internal door (constituting a niche in the map), now tiled that connects with the entrance staircase to the upper floors. At the same time and if necessary, I intend to make this plan also independent from the rest and autonomous in the services. With this opening acting as an internal connection between the ground, first and second floors, the same circularity realized on the upper floor at the same height would emerge. In this case, the possibility of direct vision from the outside could be realized through the entrance door to the upper floors which is accessed through three steps placed in the square / entrance in common with the S1 floor (I would not mind, in fact, imagine a door entrance on the first and second floor, as well as an entrance door on the ground floor, completely made of glass and transparent to the right point to be able to maintain the minimum of privacy and at the same time maintain the external view on the staircase to the floors and on the new internal connection opening, space suitably enhanced by a skilful lighting project). The rest is up to you.
After the 1940s, the loggia (superfetation) created on the first floor to make room for the bathroom was also created on the ground floor to create a kitchenette and perhaps to enlarge the existing bathroom. This has determined, in my opinion, a visual disproportion on the terrace (about 25/30 square meters wide) originally rectangular in shape, now almost square; therefore said facade (ETNA side) and related superfetations to be completely corrected and remodeled. One idea is to demolish the part used as a kitchenette and restore it to the terrace space as it was at its origins and at the same time to be able to recover ornaments and friezes present in said facade and covered by such superfetations (in this case it will be necessary to move the door entrance to the bathroom in the inner wall of the room, subject to authorization and more). Another idea would be not to demolish anything, and to ensure that the superfetations of the ground floor and the first pine constitute a “single volume” on which the particular and characterizing aspect would be its coating and how it interacts with the surrounding environment. The rest is up to you.
To conclude, I would like to point out that the other two facades (“Piazza San Francesco D’Assisi side” and “Ponte di San Francesco side”) also need to be restored together with the balconies, ornaments and friezes: I wouldn’t mind imagining an external lighting project realized on these two facades for the exclusive purpose of enhancing said balconies, ornaments and friezes. External lighting, absolutely essential for the “ETNA side” façade to enhance the “single volume” created and the whole terrace. Terrace whose remodeling must have comfort to be experienced in the hot seasons and to be protected from the strong winds of the cold seasons. The rest is up to you.
SPA
El edificio se enfrenta a tres lados y es de forma rectangular con un lado largo muy desarrollado en comparación con el lado corto y las habitaciones se colocan en secuencia. La entrada es común a otra propiedad (S1), diferente propietario. Se está realizando la renovación de la unidad inmobiliaria del primer y segundo piso, actualmente suspendida (la remoción del falso techo en el segundo piso ha puesto de relieve el estado de deterioro de la cubierta por lo que se decidió rehabilitar la cubierta tanto en términos de estructura como aislamiento). La cubierta a rehacer según las características estructurales y de aislamiento actuales será de madera, como ahora, con el mismo diseño y con vigas a la vista. Las obras realizadas hasta ahora se refieren a las demoliciones previstas en el proyecto, en particular: desmantelamiento de suelos y soleras, destitución de baños, apertura de compartimentos de puertas en los muros internos, reapertura del compartimento ventana en fachada. Lo que se decidió y procesó durante la primera autorización (2015) y la SCIA / variante posterior (2018) sigue siendo válido y, por lo tanto, vinculante, excepto por algunos pequeños cambios que se especifican mejor a continuación. Tengo la intención de crear una “sala de estar” en el primer piso (que en cualquier caso incluye un pequeño espacio para inodoro, lavabo y ducha) y un “área para dormir” en el segundo piso con la eliminación, en comparación con los dibujos actuales, de la última pared con el fin de ampliar el espacio utilizado como baño principal. También en el segundo piso pretendo crear simetría entre las dos puertas en la pared del estudio / cama y la puerta en la pared de la cama / baño: por lo tanto, en variación al elaborado actual, se debe preparar una abertura adicional en la última pared, en la misma línea que la pared opuesta. Simetría que continuará con las dos ventanas redondas presentes para crear una profundidad de visión “telescópica” de acuerdo con la línea de escape que atraviesa las puertas de la pared del estudio / cama, las puertas de la pared de la cama / baño, las ventanas redondas, hasta llegar perdido hacia el volcán ETNA, en una hermosa vista desde la casa con un cielo despejado. Tengo la intención de demoler la actual escalera de conexión entre el primer y segundo piso para crearla con escalones en voladizo incrustados en la pared. En este espacio de conexión tendremos, con la apertura de la puerta posterior en la pared de entrada / salón (SCIA / variante 2018), dos accesos a la escalera (desde la entrada y desde el salón) que, junto con el voladizo de los escalones, iluminación, etc., deberá acentuar la ligereza visual del conjunto así como la circularidad del espacio. La circularidad del espacio también se crea en la pared opuesta de la sala de estar / cocina con la apertura simétrica de otra puerta (SCIA / variante 2018). La circularidad del espacio así creado interactuará con la profundidad de la visión a perderse, a través de la pequeña puerta existente en la pared de la cocina / logia (antiguo balcón) y la abertura del balcón y / o ventana (a restaurar), hacia la Piana. di Catania y el volcán ETNA. Profundidad de visión que se crea aún más exasperantemente en la línea simétrica de vuelo que atraviesa la abertura principal en la pared de la entrada / sala de estar existente, la abertura de la sala de estar / cocina principal existente y la abertura en la pared de la cocina / logia (logia: ex balcón cerrado después de los años 40 para hacer el baño) que quería restaurar (autorización 2015) según mapa antiguo de 1939 para remodelar este muro: “lado ETNA”. De hecho (aún no realizado), a excepción de una nueva remodelación, el corte de la pared / logia a una altura de un metro para ser utilizado en todo el ancho como balcón (excepto por el posible uso de parte de él, en correspondencia con la pequeña puerta preexistente, a modo de inodoro / lavabo / ducha, un pequeño baño que necesito en el piso como ya se mencionó anteriormente y aún no he decidido dónde hacerlo: este posicionamiento podría ser la solución). Incluso esta profundidad de visión, como la anterior, se perderá hacia la llanura de Catania y el volcán ETNA. Entonces, en lo que respecta al primer y segundo piso, hasta ahora he querido y pretendido crear, a través de demoliciones y / o aberturas, una idea de “circularidad de espacios” y “profundidad de visiones”.
“Circularidad de los espacios”: como si se tratara de un largo paseo entre / alrededor y alrededor de las habitaciones y pisos en vista / disfrute de las geometrías conectadas y desconectadas, de los efectos de luz natural y / o artificial que infectan las líneas y volúmenes creados por el Entradas / salidas dobles a ambos pisos y habitaciones individuales. Todo ello acompañado del juego expositivo de los muros. Sí, porque me gustaría concebir todos los espacios de esta casa como un lugar de exposición (fotografías, pinturas, esculturas, cerámicas, etc. etc.) en primer lugar y como un lugar y espacios de intercambio artístico-cultural. El diseño de iluminación (entradas, paredes, escaleras, exterior) debe implicar este propósito. El resto depende de usted.
“Profundidad de visiones”: como si el largo paseo entre / para y alrededor de las habitaciones y los pisos … se convirtiera en una interacción continua entre el interior y el exterior, entre lo tangible y lo intangible, entre las bellezas arquitectónicas (Ponte di San Francesco, Iglesia y Convento de San Francesco D’Assisi, campanario de la catedral de San Giuliano, campanario de la iglesia de S. Maria del Monte, antigua prisión borbónica – Museo Cívico) en una hermosa vista desde los 3 pisos de la casa, que están arraigados en el territorio (nosotros están en el corazón del Centro Histórico de Caltagirone, ciudad barroca patrimonio de la UNESCO de Val di Noto desde junio de 2002) y el espacio infinito y profundo hacia el mar de Gela por un lado (puesta de sol) y la Piana di Catania y el Volcán ETNA por el otro (amanecer). El resto depende de usted.
El “recorrido virtual” solicitado también debe poder representar esto, en el sentido de que debo poder variar tanto dentro de los 3 pisos como en las elevaciones externas en referencia al techo, las fachadas, los balcones, adornos y frisos, hasta las canaletas y bajantes, parapetos y cornisas y, sobre todo, la fachada “lateral ETNA” y la terraza de abajo, bastante amplia recientemente adquirida junto con la planta baja.
Planta baja, constituyendo otra unidad inmobiliaria, que pretendo conectar al primer y segundo piso (como era originalmente) a través de la apertura de una puerta interna (constituyendo un nicho en el mapa), ahora alicatado que conecta con la escalera de entrada. a los pisos superiores. Al mismo tiempo y si es necesario, pretendo hacer este plan también independiente del resto y autónomo en los servicios. Con esta apertura actuando como conexión interna entre la planta baja, primer y segundo piso, emergería la misma circularidad realizada en el piso superior a la misma altura. En este caso, la posibilidad de visión directa desde el exterior podría realizarse a través de la puerta de entrada a los pisos superiores a la que se accede a través de tres escalones colocados en la plaza / entrada en común con el piso S1 (no me importaría, de hecho, imagina una puerta de entrada en el primer y segundo piso, así como una puerta de entrada en la planta baja, completamente de vidrio y transparente al punto correcto para poder mantener el mínimo de privacidad y al mismo tiempo mantener la vista exterior en la escalera a los pisos y en la nueva abertura de conexión interna, espacio convenientemente mejorado por un hábil proyecto de iluminación). El resto depende de usted.
Después de la década de 1940, la logia (superfetación) creada en el primer piso para hacer espacio para el baño también se creó en la planta baja para crear una pequeña cocina y quizás para ampliar el baño existente. Esto ha determinado, en mi opinión, una desproporción visual en la terraza (unos 25/30 metros cuadrados de ancho) originalmente de forma rectangular, ahora casi cuadrada; por lo tanto, dicha fachada (lado ETNA) y superfetaciones relacionadas deben ser completamente corregidas y remodeladas. Una idea es demoler la parte utilizada como cocineta y restaurarla al espacio de la terraza tal y como estaba en sus orígenes y al mismo tiempo poder recuperar los ornamentos y frisos presentes en dicha fachada y cubiertos por dichas superfetaciones (en este caso será necesario mover la puerta de entrada al baño en la pared interior de la habitación, sujeto a autorización y más). Otra idea sería no demoler nada, y conseguir que las superficies de la planta baja y el primer pino constituyan un “volumen único” sobre el que el aspecto particular y característico sería su revestimiento y cómo interactúa con el entorno circundante. El resto depende de usted.
Para concluir, me gustaría señalar que las otras dos fachadas (“lado de Piazza San Francesco D’Assisi” y “lado de Ponte di San Francesco”) también deben restaurarse junto con los balcones, adornos y frisos: No importa imaginar un proyecto de iluminación exterior realizado en estas dos fachadas con el exclusivo propósito de realzar dichos balcones, ornamentos y frisos. Iluminación exterior, absolutamente imprescindible para la fachada “lateral ETNA” para realzar el “volumen único” creado y toda la terraza. Terraza cuya remodelación debe tener comodidad para ser vivida en las estaciones cálidas y estar protegida de los fuertes vientos de las estaciones frías. El resto depende de usted.