Descrizione

La particolarità di questo appartamento, che era adibito ad ufficio, era il grande lucernaio a soffitto posizionato nei pressi dell'ingresso, di dimensioni 2,20m x 4,70m posto ad una altezza di 4,40m da terra. Era in cattive condizioni ed erano state oscurate con il cartongesso delle finestre a nastro poste sulle pareti verticali. L'idea è stata quella di enfatizzare questa particolarità e renderla caratterizzante dello spazio. Si è scelto di togliere, per la metà della lunghezza del lucernaio, le formelle di vetro-cemento e costruire un giardino d'inverno dove ci poteva piovere dentro costeggiato da ampie pareti vetrate che arrivano fino a terra. Ricorda l'impluvium delle case romane posto in corrispondenza del compluvium cioè l'apertura nel tetto dove entrava la luce solare che illuminava di riflesso le stanze adiacenti e dove confluiva l'acqua piovana collegata ad una cisterna nella quale veniva immagazzinata l'acqua in eccesso. Quindi al centro di quello che è diventato nel progetto poi il soggiorno, un posto all'aperto, un piccolo giardino con piante e sedute, fonte di luce e aria che scherma in parte la cucina che gira intorno allo spazio vetrato. Le camere da letto sono collocate sull'affaccio verso strada e sono filtrate da un balcone che le costeggia.