Il progetto propone solo le modifiche interne necessarie alla resa funzionale della villa, permettendo la creazione di un open space con cucina a vista, di un’ampia cabina guardaroba e di due camere con bagno privato. Di queste, si è scelta la più grande come suite, con vasca freestanding in camera e doccia doppia arredata con nicchie in muratura, integrate nella parete ruvida e minimale.
L’arredo è essenziale, composto da un mix di elementi wabi sabi e anni 50, con la ricerca di pezzi originali d’epoca mixati a stoffe, legno e particolari minimal-chic.
Per quanto riguarda le finiture, si è scelto principalmente un intonaco ruvido, finito a punta di cazzuola e total white, atto a dare risalto alle parti finite in legno (pannelli cucina), al parquet, al gres effetto pietra o cemento.
Per il parquet, si è scelto un Iroko di tonalità mielata, per evitare di scurire eccessivamente gli ambienti (cfr. https://parquetmoquette.it/shop/pavimenti/prefinito/parquet-prefinito-iroko/) e creare una gradazione armonica con l’arredo.

Anche per il giardino si è scelto di non eccedere nella complicazione delle linee, creando un verde dal disegno leggero e gestendo i vari livelli come terrazzamenti dalle linee essenziali. Si sono creati, dove necessario, livellamenti e muretti di recinzione, e sul livello intermedio si è predisposto lo scavo per una piccola piscina con impianto di ricircolo e cascata. L’armonia dell’insieme è data da nuove piantumazioni, inserite fra le preesistenti, con piante da fiore e palme di dimensione medio-piccola ed essenze rampicanti.

Di design anche il nuovo accesso dalla strada, in cui il doppio cancello (pedonale e carrabile) in acciaio e legno è sormontato da una struttura in muratura leggere rifinita con lastre in corten.