Descrizione

Partendo dallo stato attuale costituito da un unico spazio aperto, il progetto si pone obiettivo principale quello della distribuzione funzionale dello spazio, organizzando gli ambienti in modo da sfruttare al meglio la luce naturale, limitata alle sole aperture esistenti o consentite. Da qui l’idea di posizionare il bagno sulla parete cieca in modo da lasciare la superficie finestrata agli ambienti principali, lo studio e la sala d’attesa. Il bagno riceve comunque una luce indiretta grazie al sopraluce fisso in vetro previsto sul muro che lo separa dalla sala d’attesa.
La suddivisione degli ambienti permette di separare le diverse funzioni mantenendo una continuità spaziale tra gli stessi . Dall'ingresso si ha accesso alla sala d’attesa, collocata lateralmente, e servita dal piccolo bagno con antibagno. Da qui si accede allo studio vero e proprio, che si articola in una prima zona di colloquio con il paziente e nella zona dedicata alle visite, attrezzata con il lettino e le strumentazioni necessarie. Sul lato cieco lungo dello studio è stata disposta una parete attrezzata, costituita da alcune parti chiuse e da parti a giorno, utili per depositare materiali di vario genere ( documenti, farmaci, strumenti ) e nella quale trova spazio anche il comodo lavabo. L’area delle visite è separata dalla zona di colloquio da un tenda a pannello scorrevole, che permette il passaggio di una certa quantità di luce naturale. Lo spazio a disposizione è stato dimensionato in modo da consentire in alternativa alla tenda il collocamento di una libreria per separare le due zone. Nella zona di collegamento tra lo studio e la residenza è stata infine disposta un comoda zona di deposito di circa 7 mq.
Sempre in funzione della luminosità degli ambienti, sono previste tinte e materiali in tonalità chiare.