Descrizione

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PREMESSA
La richiesta della committenza consiste nella progettazione di un ambiente adibito a residenza (o comunque ad attività che prevedono permanenza continuativa di persone). Per ammissione della committenza stessa, questo tipo di destinazione d'uso è attualmente incompatibile con i regolamenti edilizi vigenti, sia per le altezze di locali (soprattutto in riferimento a soppalchi), sia soprattutto per lo scarso apporto di illuminazione e ventilazione naturale. Ciò che preme sottolineare attraverso questa premessa è che, come già accennato da altri colleghi progettisti, alla luce dello stato attuale delle cose il progetto potrebbe rischiare di non essere mai esecutivo, non per mancanze progettuali, quanto piuttosto per un'incompatibilità funzionale esistente a priori.

Ciononostante si è deciso ugualmente di accogliere la sfida del contest, cercando di ottimizzare al meglio le risorse esistenti, in particolare gli apporti di luce naturale. Nonostante – per le ragioni sopra esposte – non si potrà mai arrivare alle richieste degli standard igienico sanitari vigenti, la distribuzione degli ambienti è stata studiata per beneficiare quanto più possibile della luce proveniente dalle aperture esistenti.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Lo studio si divide su due livelli, grazie all'elevata altezza del soffitto riscontrabile nella maggior parte del locale. Per poter rientrare nelle casistiche che il Regolamento Edilizio del Comune di Roma prevede per i soppalchi relativamente alle altezze abitative, il soppalco non è stato costruito in appoggio alla struttura portante dell'edificio, ma è retto da una struttura indipendente (e quindi removibile) di pilastrini e purtelle in acciaio. Questa sostiene sia il soppalco che la scala che conduce al livello superiore.
L'ingresso avviene al piano terra: quello principale è in prossimità del grande portone a quattro ante, che si propone di tamponare con un vetro satinato bianco latte, in modo da lasciar filtrare la luce pur garantendo la privacy. Il secondo accesso è quello di servizio, che avviene da un piccolo terrazzino non ad uso dello studio e collocato nella parte posteriore.
Il livello inferiore ospita la zona living, con una poltrona per il relax, la cucina e l'armadio che funge anche da guardaroba. La scrivania è costituita da uno spesso piano in legno ancorato a muro: questo è parte integrante della scala per il soppalco, dal momento che il quarto gradino di questa si sviluppa in lunghezza a costituire il piano di lavoro. La scrivania è addossata ad una libreria a tutta altezza, che dal pavimento sale fino a servire anche il piano del soppalco. Rispetto all'attuale disposizione, la cucina è stata collocata al posto del bagno: qui infatti si trovava la principale sorgente luminosa del piano e sarebbe stato un peccato lasciarla racchiusa in uno spazio di servizio. La cucina è organizzata ad L e termina con un bancone penisola da utilizzare per i pranzi quotidiani. In caso di ospiti aggiuntivi sarà possibile utilizzare una console allungabile che normalmente è addossata al muro vicino al portone di ingresso, accompagnata da sedie impilabili accuratamente riposte tra il bagno e il guardaroba. In prossimità dell'ingresso secondario, verso la cucina, in una nicchia sono state collocate lavatrice ed asciugatrice, così da non essere immediatamente visibili: questa nicchia è infatti chiusa da ante rasomuro specchiate, per dilatare otticamente gli spazi. Al piano inferiore trova posto anche il bagno, che è stato suddiviso in due locali in modo tale da disimpegnare il WC vero e proprio dalla zona giorno, chiaramente per ragioni igienico – sanitarie; le porte del bagno, così come il vetro che delimita la doccia verso il soggiorno, sono in vetro satinato per poter coniugare privacy e luminosità. Il bagno può parzialmente usufruire di un apporto aeroilluiminante naturale, ma è vivamente consigliata l'aerazione forzata.
La scala a ridosso della libreria conduce al livello superiore. Il soppalco, per adattarsi alle preesistenze e poter sfruttare al meglio le altezze, è stato diviso in due zone a livelli leggermente sfalsati. Quello più alto, in prossimità dello sbarco della scala, è adibito a zona relax/conversazione ed è arredato con un divano letto, da utilizzare in caso di ospiti. Il livello inferiore ospita invece il letto ad una piazza a mezza, con la testiera appoggiata alla parete della lunga finestra: essendo un futon, quindi molto basso, lascia libera l'apertura. La parete a cui è addossato è stata rivestita con una carta da parati dai toni luminosi.
Per evitare di creare un ambiente troppo opprimente, il soppalco non è stato sviluppato su tutta l'area del livello sottostante. Tuttavia, per sfruttare al meglio gli spazi, dalla zona relax del soppalco è possibile accedere ad una particolare zona relax: la copertura dello spazio a doppia altezza è stata infatti realizzata con una rete, appositamente progettata e dimensionata per sopportare carichi, che può essere utilizzata come una sorta di grande amaca.

ENG
English translation: please see "detailed plan".