Il progetto prevede il piccolo azzardo di trasformare una buona parte delle divisioni murarie in divisori-contenitore, in modo da massimizzare la capienza degli spazi diventando funzione, divisione, arredo e decorazione, senza appesantire l’insieme.
Il settore affacciato su via Menghini diventa un open space con cucina a vista, dotata di isola breakfast. Poco oltre, un tavolo leggero ed allungabile, per ospitare fino a 8-10 persone. Infine, il living, in cui la parete TV dà spazio ad un home office con scrivania a scomparsa, per piegare poi ad angolo, sfruttando lo spazio fra i pilastri come capiente libreria. L’ingresso viene leggermente aperto, con l’eliminazione della porta, per lasciare libera visuale sul disimpegno. Entrambi saranno alloggio per una parete arredata con boiserie a tutta altezza, che diventa un contenitore e guardaroba dalla linea unica e continua, interrotta solo dall’apertura delle porte delle camere e di uno dei due bagni.
Il grande guardaroba-contenitore prosegue anche dentro la master bedroom, che ha il proprio bagno, con vasca idromassaggio e doccia incorporata. Di fronte al secondo bagno (questo con doccia walk-in), l’armadio boiserie dà spazio anche ad una lavanderia a scomparsa; in fondo al corridoio, si apre la seconda camera, adibita a studio ma comodamente trasformabile in stanza per gli ospiti (tramite un letto a scomparsa, cfr. https://www.clei.it/ambiente-02) e, successivamente, in cameretta per i bambini.
Tra i colori, è scelto un luminoso accostamento fra bianco, toni chiari di grigio e legno (rovere seta), con piccoli tocchi d’artista come la carta da parati watercolour per il soggiorno (area retro libreria), o arredi poco più scuri e tono su tono.
Il pavimento sarà in parquet in tutta la casa, ad eccezione dei due bagni, per cui si sono scelti rispettivamente gres effetto pietra e gres effetto marmo.