Descrizione

Il progetto prevede la realizzazione di un’ampia e luminosa zona giorno nell’ala ovest lungo via della Rosa ottenuta demolendo il tramezzo che attualmente divide le stanze n°2 e n°3. Nella probabile eventualità che il tramezzo funzioni da rompitratta per le lunghe travi, l’ampio volume è comunque realizzabile con accorgimenti da verificare in loco. La zona giorno è arredata con pochi ma importanti pezzi con l’obiettivo di non caricare lo spazio ottenuto ma bensì di valorizzarlo. Nel dettaglio da nord a sud abbiamo la parete attrezzata con tv, un divano 4 posti, un ampio tavolo e la cucina. Nella parte centrale sono previsti antibagno e bagno con due varianti; la prima dove l’antibagno è pensato come guardaroba e il bagno dotato di tutti i servizi necessari compresa la zona lavanderia, la seconda con lavanderia spostata nell’antibagno per creare spazi più ampi nel bagno. Sempre nella parte centrale è pensata la camera matrimoniale con un’appendice funzionale verso l’ala est costituita dalla zona armadio e dal piccolo bagno privato comunque dotato di tutti i servizi quali box doccia, lavamani, bidet e gabinetto. La parete che delimita bagno privato e zona armadio è pensata in gran parte in vetro opacizzato per integrare l’illuminazione naturale della camera con le piccole aperture del bagno e per massimizzare gli spazi riducendo gli spessori della parete. L’ulteriore camera utilizzabile anche come studio è nell’ala est ed è ricavata ampliando l’attuale stanza n°7 quanto basta per liberare in modo importante la finestra attuale e collocando il locale guardaroba nell’estremità cieca del locale. Il corridoio che distribuisce gli ambienti può essere controsoffittato per accogliere dei faretti o vari impianti tecnologici e per aumentare l’impressione di altezza degli ambienti che disimpegna. Per l’illuminazione artificiale è auspicabile l’utilizzo prevalente di elementi a terra o a parete per non interferire col recupero dei solai lignei e la loro scelta può indirizzarsi verso le importanti firme locali. Le dimensioni degli ambienti e delle relative aperture rispettano i minimi legislativi così da non necessitare la richiesta di deroga per i centri storici.