Lo studio della nuova organizzazione degli spazi interni parte dallo stato di fatto dell'edificio, che presenta un doppio affaccio (uno sul corso principale ed uno sul cortile interno) distribuito su uno sviluppo di manica molto ampio in termini di profondità. Questo fa sì che la parte centrale dell'appartamento rimanga inevitabilmente più buia e sprovvista del naturale apporto di luce naturale, richiesto da normativa per gli ambienti abitativi (D.M. 5 luglio 1975). Aggiungendo a questo fatto alcune considerazioni sull'orientamento dell'edificio, ne consegue la suddivisione ideale dell'appartamento in tre fasce funzionali. La prima – quella della zona giorno – si affaccia sul corso principale ed è quella che più beneficia della luce naturale, sia in termini di quantità (grazie alle tre ampie vetrate), sia in termini di durata: l'esposizione sud – ovest consente infatti alla luce solare di illuminare questi ambienti dalla tarda mattinata fino all'ora del tramonto. La seconda fascia è quella della zona notte, volutamente collocata verso la parte più lontana da corso Umberto I: l'affaccio sul cortile interno si rivela infatti il più adatto per garantire privacy e tranquillità e per proteggere gli ambienti da eventuali rumori molesti provenienti dal corso. L'esposizione a oriente, inoltre, si rivela ottimale per la collocazione delle camere da letto, dal momento che sono le prime a ricevere la luce solare al mattino e rimangono poi più fresche per la notte, garantendo un migliore comfort ed igiene del sonno. La terza fascia, quella centrale, rimane inevitabilmente cieca e pertanto è stata adibita ad ospitare gli spazi di servizio, indispensabili per l'abitazione: il corridoio di distribuzione, la dispensa, il ripostiglio e la lavanderia, oltre alle cabine guardaroba che servono ogni camera da letto. Questa fascia presenta altezza ribassata, per ospitare al di sopra di essa uno spazio soppalcato da adibire a ripostiglio, ricavato grazie alle ampie altezze dei soffitti: l'accesso a questo vano di ricovero avviene tramite scala a scomparsa collocata nell'antibagno (G) e nel ripostiglio ( R).
L'appartamento presenta un duplice accesso (il terzo, in prossimità della camera della bambina è stato tamponato e nella nicchia è stata ricavata una libreria) attraverso due porte affiancate: la prima conduce all'appartamento vero e proprio, la seconda allo studio, che rimane comunque (almeno per il momento) collegato ad esso. Per lo studio si è infatti optato per una soluzione flessibile, anche nell'ottica di un possibile affitto dello stesso: al momento è collegato all'appartamento principale attraverso l'anticamera ma, in futuro, potrebbe essere completamente indipendente. Per questo motivo è stato dotato di bagno privato ed è stato separato dal resto dell'immobile da murature fono isolanti. Allo stato attuale, inoltre, anticamera e studio (con il bagno privato), potrebbero essere anche utilizzati come dependance per gli ospiti, semi indipendente dal resto della casa.
L'accesso all'appartamento vero e proprio conduce ad una zona ingresso con ampio mobile guardaroba e da qui avviene l'accesso alla lavanderia e al ripostiglio, oltre che alla suite matrimoniale e all'antibagno che conduce al bagno e alle camere dei ragazzi. Dall'ingresso si accede anche alla zona giorno, con un ampio living e adiacente sala da pranzo con cucina a vista, a sua volta comunicante con una dispensa separata. Il bagno principale serve sia la zona giorno che le camere dei ragazzi, entrambe dotate di cabine guardaroba: per le loro dimensioni (superiori ai 14 mq.) sono equiparate dagli standard abitativi a camere doppie. La camera padronale è organizzata come una piccola suite, con ampia cabina armadio passante e bagno privato dotato di vasca da bagno freestanding; questa è addossata ad una parete vetrata che da sulla cabina armadio, per permettere il passaggio della luce naturale.
Per le finiture, considerando l'epoca costruttiva e lo stile dell'intero palazzo, si suggerisce l'uso di un parquet chiaro abbinato a tinteggiature delle pareti nei toni neutri (beige, corda, tortora, avorio). Nei bagni si è prevista invece la posa del più pratico grés, in formati quadrati di dimensioni ampie, con tinte neutre e finishing satinati o simili al tessuto..
ENGLISH TRANSLATION: SEE “DETAILED FLOORPLAN”.