Attico 2.0

La sfida di questo progetto è stata quella di traformare i numerosi difetti dello spazio, oggetto di intervento, in pregi e qualità in grado di riqualificarlo esteticamente e funzionalmente ovvero “cercare di realizzare uno spazio a misura d’uomo, funzionale, gradevolmente originale”.Lo spazio su cui si si è intervenuti veniva da una precedente ristrutturazione che lo aveva lasciato ‘non finito’ e, soprattutto, aveva lasciato in eredità numerosi vicoli strutturali e spaziali che pregiudicavano l’utilizzazione dello degli ambienti a fini residenziali. La committenza aveva espresso la necessità di recuperare il sottotetto a fini abitativi, ponendo alla base del progetto il soddisfacimento di esigenze quali una razionale e funzionale organizzazione degli spazi, il raggiungimento di un elevato livello qualitativo ed estetico degli spazi e assicurare alte prestazioni di efficienza energetica. Il tutto vincolato ad un budget economico limitato da destinare all’intervento.Questo serrato quadro di esigenze ha determinato la scelta di non intervenire sulle strutture esistenti e imposto al progetto di operare sullo spazio modellandolo nelle tre dimensioni. Questo approccio al progetto ha determinato il configurarsi di uno spazio fortemente caratterizzato dalla plasticità dei volumi interni. Lavorare sulla luce e sulle ombre, mediare il rapporto tra luce artificiale e naturale, bilanciare i pieni e i vuoti, linee rette e inclinate, sono stati i temi guida del progetto.