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housing - small-apt

chiara querella

  • architect
  • torino, italia
Descrizione Progetto

Nella progettazione dell’area 1 si è posta l’attenzione sulla realizzazione distributiva delle aree con funzione diversificate (aree: ingresso, ufficio quality, ufficio manager, bagni, grande ufficio con 14 postazioni con annesso nell’area un ufficio del manager, show room con piccole aree relax e due sale riunioni, un set fotografico, un area formazione con biblioteca e un area relax-ristoro) tali da essere accessibili attraverso un percorso lineare che permetta la sua interazione con le zone destinate a showroom.
Le aree dello showroom sono suddivise in sottozone da pannelli modulari ( vedere particolare costruttivo ) : tali pannelli sono bifacciali quando servono a dividere un ambiente oppure semplici quando sono prospicienti un muro che delimita una zona; si alternano permettendo l’esposizione dei prodotti e delle immagini illustrative della storia aziendale.
Tali pannelli permettono una lettura della produzione non solo come semplice presentazione del prodotto ma come un’esposizione sull’uso e sull’ applicazione del prodotto stesso tramite un secondo pannello con didascalia.
Il percorso a sua volta è sottolineato da una trave in cartongesso illuminata e da una passatoia a pavimento realizzabile con diverse soluzioni in funzione delle scelte tipologiche dei materiali adottati.
La trave a sua volta può essere elemento di canalizzazione di tutti gli impianti.
Avendo il locale un’altezza ridotta si è pensato di annullare l’effetto di schiacciamento decorando il soffitto con un colore scuro inserendo poi dei controsoffitti in cartongesso di colore chiaro per permettere anche la collocazione di elementi illuminanti e rendere accessibile e ispezionabile la parte impiantistica.
Si ottiene così un effetto che rende irrilevante l’altezza ridotta del locale , risultato già sperimentato e sviluppato in altri locali con le stesse caratteristiche e con le stesse funzioni espositive.
Per quanto riguarda la soluzione da adottare per la pavimentazione si è pensato ad una piastrella costituita da un impasto di materiale omogeneo molto chiara posata su un manto di colla.
Esiste sul mercato per tale prodotto ampia scelta con una diversificazione notevole dei prezzi: pertanto il prodotto pensato (carta pietra super white rocface della ditta Stone), in alternativa l’azienda Casamood propone un pavimento fatto di piastrelle con spessore 4 mm (Neutra Slim/4) dove rasata l’attuale pavimentazione si può procedere alla sua posa appoggiando le piastrelle al pavimento e procedendo alla sigillatura dei giunti. Il formato di tale piastrelle varia da cm 30x60 a cm 60x120 soluzione da me adottata come visualizzabile nei render. Inoltre sempre della stessa ditta con le stesse caratteristiche di materiale si possono avere soluzioni di continuità con piastrelle a forma di gradino.
Come detto precedentemente il percorso sul pavimento viene definito da una superficie in colore diverso ( che si ripete nei vari tipi di arredo) e la sua realizzazione può essere o con inserimento di una piastrella di colore contrastante dal resto del pavimento
Ma tale soluzione presenta un certo impegno sia esecutivo che di costi: pertanto per semplificare il tutto si può pensare al posizionamenti di una passatoia con la stessa funzione e facilmente rinnovabile.
L’alternativa alla soluzione precedente che permette di avere sempre un minimo di spessore è data dall’uso di materiali resinosi il cui effetto è notevole in quanto si ha una omogeneità materica per tutta la superficie ma come contropartita richiede una manutenzione molto più accurata.
Dal progetto si evince che il percorso ruota attorno ad un nucleo di due sale riunioni con le zone espositive perimetrali divise in sottozone da pannelli ( come descritto precedentemente ).
Questa distribuzione ha dato la possibilità di lasciare libere tutte le superfici finestrate ed ottenere il massimo della luminosità del locale aumentata anche dai pavimenti e dai controsoffitti di colore chiaro.
Tutto ciò permette di contrapporre alla parete di fondo, non finestrata, una parete detta a giardino verticale, soluzione che ultimamente si osserva sempre più frequentemente nelle aree espositive e per la quale esiste sul mercato un numero crescente di ditte specializzate.
Per quanto concerne i pannelli espositivi si è progettato una struttura composta da un pannello costituito da una superficie in cartongesso sulla quale esporre il prodotto e da un secondo pannello in compensato multistrato laccato sul quale inserire la didascalia; il tutto sostenuto e bloccato da una struttura in profilo metallico e da un tubolare di vostra produzione tale da poter essere ancorato o ai controsoffitti o alle travi o alle pareti verticali.
La scelta delle ditte fornitrici di arredi quali sedie , scrivanie, tavoli, pareti divisorie nel progetto è puramente indicativa in quanto il mercato oggi offre ampia scelta di prodotti, tutti molto allineati nell’aspetto formale , ma con valori sempre più concorrenziali vista la situazione economica esistente.
Comunque le scelte di tutte le forniture richiederebbero un confronto diretto con il committente.
La progettazione è quindi finalizzata a dare un’indicazione della distribuzione delle aree, dei percorsi, del collocamento di pareti delimitanti le singole aree, dei controsoffitti, dei pavimenti e il posizionamento dei corpi illuminanti e degli elementi di arredo quali scrivanie tavoli sedie e poltrone etc .

Per quanto concerne l’area 2:
Si amplia il locale L eliminando la scala e creando un locale idoneo alla ricezione e all’attesa.
La scala viene collocata nell’attuale corridoio riducendo il locale “0” di mq 22 a 17mq, lasciando inalterata la sua posizione e anche i relativi arredi (in base a quanto è possibile rilevare dalla documentazione fotografica) . Come ultima variazione viene spostata una porzione della parete della reception al fine di ottenere un area più spaziosa vicino alla scala e creare un cono ottico che da visibilità allo show room dell’area sottostante.

Si fa presente che sono state eleborate due soluzioni dell’area 1 in funzione dei cambiamenti da voi apportati per il locale “I” e la zona quadro elettrico in seguito alle ultime comunicazioni.
Nella soluzione A si è scelto la collocazione nell’area I della zona formazione essendo questa areata e illuminata da luce naturale, pensando che con minime modifiche si può mantenere una situazione invariata dell’esistente per quello che riguarda la normativa per i vigili del fuoco e lasciando invariata la zona del quadro elettrico a parte l’aggiunta di un uscita di sicurezza.
Nella soluzione B permangono invariate tutte le altri parti dello show room,è stata spostata l’area formazione nella zona precedentemente destinata al set fotografico ed è stata spostata la biblioteca nella zona I.
Tale soluzione, rispondente alle nuove esigenze più restrittive per rispettare la normativa vigili del fuoco, che però mi risulterebbe essere superabile con determinati accorgimenti in quali darebbero più flessibilità all’utilizzo e razionalità distributiva all’utilizzo ambienti.

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