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Descrizione Progetto

L ‘intervento proposto interessa tutti i livelli dell’ abitazione, oltre al sottotetto e il piccolo giardino posto all’ingresso nord. Particolare attenzione è stata rivolta ad una riorganizzazione del livello rialzato, come da richiesta della committenza.
Il piano rialzato è’ il livello principale, atto a svolgere il ruolo di accoglienza e di rappresentanza, la vera e propria “carta d’identità” per la casa e i suoi abitanti.
Varcando l’ingresso principale ci si trova in presenza di un ambiente spazioso ma chiuso e poco luminoso, lo scopo dell’ intervento è di sminuire l’
l’importanza di questo ambiente, che a nostros modo di vedere incide negativamente sulla fruibilità degli spazi limitando la stessa vivibilità negli ambienti confinanti.
La prima operazione consiste nella demolizione di circa ¾ di parete della cucina, creando di fatto un vero e proprio open space in cui si stabilisce una interelazione tra cucina e ingresso, precedentemente autonomi l’uno dall’altro. Nella volontà di unificare maggiormente l’ambiente, senza tuttavia perdere la caratterizzazione dei singoli spazi, rientra anche l’intervento di demolizione di parte della parete divisoria tra soggiorno e ingresso/cucina (che verrà interessata da un’opera di consolidamento strutturale attraverso l’inserimento di un nuovo architrave in profilato di acciaio opportunamente dimensionato), ciò permette di avere una maggiore luminosità dell’ambiente centrale, e la possibilità di sfruttarlo come luogo in cui vivere attivamente garantendo una migliore distribuzione degli spazi interni.I tre ambienti diventano quindi un tutt’uno a livello spaziale, ma si caratterizzano per tre differenti funzioni.
La cucina è contraddistinta dalla presenza di un controsoffitto che ne va a delineare il perimetro senza però creare una netta divisione con l’ambiente d’ingresso mantenendo quindi spazialmente una unitarietà e dialogando con la zona in cui si va a collocare l’area pranzo identificata dal tavolo e dalla lampada a sospensione su di esso . Al fine di avere una funzionalità e una fruibilità dello spazio cucina si prevede la realizzazione di due porte scorrevoli ad angolo, che di fatto, creano una vera e propria chiusura dell’ambiente, necessaria nei momenti in cui si vuole isolare questo spazio dal resto, tipo durante la cottura dei cibi. La chiusura è però funzionale allo scopo di non creare delle vere proprie separazioni in quanto grazie alle due rotaie scorrevoli si ottiene un’ apertura totale dell’ambiente cucina verso il resto.
Anche lo spazio soggiorno dialoga attivamente con l ‘ambiente filtro dell’area pranzo/ingresso grazie all’ampliamento dell’apertura esistente e alla collocazione di un bio-camino bifacciale che interagisce con tutte e due le stanze oltre a essere un’integrazione dell’impianto termico esistente.
Nel soggiorno si prevede una riorganizzazione che colloca l’area divano nella parte centrale ed è evidenziata dalla presenza di un controsoffitto che di fatto la perimetra, dialogando attivamente con il controsoffitto dell’area cucina e garantendo una uniformità stilistico e spaziale senza però rinunciare alla singola caratterizzazione. Sotto questo spazio si colloca il divano ad L con un tavolo basso da salotto sui quali vanno a scendere una composizione di luci a ssopensione. Si prevede anche una controsoffittatura dell’area perimetrale alla zona divano/relax contraddistinta però da un diverso trattamento cromatico e di luci, con l’uso di faretti incassati, i quali oltre a fungere,combinanti con le lampade sospese, da illuminazione per tutta la sala,singolarmente accentuano la funzione di guida al percorso che porta alla studio.
Si prevede la collocazione di una porta a filtro del vestibolo che conduce al piano inferiore (interrato) e al bagno.Questa scelta ci ha permesso di ampliare l’area del bagno eliminando l’antibagno e creando un ambiente unico, maggiormente fruibile e allo stesso tempo avere un vestibolo di accesso al vano scala inferiore separato rispetto all’ambiente principale d’ingresso.
Come ulteriore elemento di filtro (presentato comunque come proposta opzionale) si prevede la creazione di un piccolo vano all’ingresso principale con la collocazione di una porta prima di accedere all’ambiente corridoio-pranzo.
Nel piano interrato si è delineato un tipo d’intervento che a livello stilistico cerca di allinearsi con le scelte del piano superiore, senza però perdere una propria caratterizzazione dovuta anche a diverse esigenze progettuali e a una diversa condizione di partenza.
L’ambiente mantiene la divisione esistente, che attualmente prevede un garage nella zona sud e un spazio magazzino-lavanderia con centrale termica nella area nord, collegati da amplia apertura centrale.
L’area garage viene spazialmente lasciata come è, prevedendo soltanto la ripavimentazione e un nuovo banco da lavoro collocato nella zona sotto la finestra.
E’ inserita una porta scorrevole vetrata come divisone tra i due ambienti, ciò permette di separare senza però precludere alla luce di entrare in entrambi gli spazi e soprattutto nell’area nord che è quella dove le aperture sono più limitate.
Si è cercato, mettendo in primo piano le necessità della committenza, di collocare tre aree ben distinte; una zona tavernetta, un area armadio, e una zona lavanderia; il tutto considerando che il collegamento diretto con il garage ne fa un punto di passaggio principale per accedere ai piani superiori dell’abitazione collegati tramite la scala; da qui la creazione di un vero e proprio vano d’ingresso alla scala che funge da filtro con l’ambiente superiore garantendo un miglior comfort abitativo. L’area tavernetta è identificata da un muretto di circa 90 cm che corre parallelo al vano scala e un muretto seduta che separa dalla zona armadio e caldaia. A caratterizzare detta area senza però creare una divisione netta dell’ambiente,che visto le altezze limitate sarebbe a nostro modo di vedere soffocante, viene prevista la creazione di due pareti filtro realizzate in listelli di legno di abete verniciato.
Visto che lo spazio interrato ha dei limiti molto evidenti legati alle altezze nella tavernetta s è preferito prevedere un ambiente la cui fruibilità sia versatile ma allo stesso temporanea, ovvero non legata ad un utilizzo costante, quali spazio per cene, pranzi, ma bensì come un luogo di accoglienza o funzione temporaneo prima di acceder agli ambienti superiori dove avere una convivialità più statica nel soggiorno,cucina e pranzo. Si prevede la creazione di un banco in muratura rivestito con piastrelle lucide, completato con inserimento l’di due moduli contenitori 60x60 e di un frigo, che di fatto ne fanno un vero e proprio banco bar. La parete alle spalle è strutturata con l’inserimento di porta bottiglie murali in plexiglass ( la scelta del modello è poi variegato e di molteplici possibilità formali legati al gusto personale ) sopra ai quali viene creato uno scatolare in cartongesso per inglobare i tubi di scarico presenti.
Il fulcro del piccolo ambiente è sicuramente il banco sul quale scendono una composizione di lampade sospese artefici di una maggiore intimità, a completare si prevede la collocazione di una colonna e di moduli contenitori 60x60 realizzati in legno con un trattamento superficiale analogo a quello dell’armadio nella zona caldaia.
Nel sottoscala si colloca la zona lavanderia con lavatrice, asciugatrice e un piccolo stenditoio, a chiudere una tenda in linea con le finiture cromatiche previste.
Nel primo piano e nel sottotetto gli interventi sono più limitati, delineando soprattutto l’intenzione di garantire una omogeneità stilistica formale.
Nella camera matrimoniale, è stata mantenuta la controparete rossa alla testa del letto, si prevede la controsoffittatura di parte della camera, quella dell’area letto, e la creazione di una parete attrezzata realizzata in cartongesso e che con il controsoffitto crea una continuità plastico-formale che nell’insieme garantisce una maggiore intimità. Nella controsoffittatura si prevedono faretti a led a incasso.
Nella camera singola si propone una controsoffittatura con faretti a incasso nell’area dell’ingresso e del letto, per poi rialzarci nella zona verso la finestra dove si percepisce una maggior spazialità ed è il luogo adatto al gioco di un bambino ma allo stesso tempo uno spazio luminoso dove poter studiare. La scelta di questa soluzione conferisce una maggiore sobrietà allo spazio senza nulla togliere alla spensieratezza di una camera per bambini ma garantendo anche una versatilità per un futuro prossimo.
Nel sottotetto, visto anche le altezze al quanto limitate, si propone una controparete in cartongesso che va a delineare una composizione alternata da pieni e vuoti nei quali collocare oggetti di vario tipo creando una sorta di boiserie. L’ambiente è concepito come uno spazio relax con sedute a terra e cuscini, con una pavimentazione in tavolato di legno di abete, trattata e tinteggiata di colore chiaro in grado di dialogare attivamente con le pareti perimetrali rosse. Per l’accesso al piano sottotetto vista la limitata disponibilità di spazio e per ridurre al minimo le opere di tipo strutturale si consiglia, in alternativa alla scala a scomparsa, una scala in arredo (con inclinazione come riportata nelle sezioni) e in grado di garantire una salita agevole senza limitare in modo incisivo gli spazi di movimento nell’area del disimpegno.
Per quello che riguarda il piccolo giardinetto collocato nella parte nord, nell’intervento si predilige l’intento di delineare uno spazio la cui connotazione contribuisca a identificare il ruolo d’ingresso principale all’abitazione. Si dispone una pavimentazione in elementi quadrangolari con dimensione variabile che fungano da percorso e piccole “aree di sosta” dove collocare vasi un piccolo tavolinetto con sedute ed elementi da giardino. I vuoti intervallati tra le lastre vengono riempiti con ciottoletti in marmo che fungono sia da elemento estetico ma garantiscono il drenaggio del terreno, l’area a verde viene limitata a due aiuole quadrangolari sulle quali si applica un manto di erba sintetica, la quale contribuisce a dare una effetto prato di notevole impatto cromatico, è drenante per il terreno e non necessita di cure particolari sia di mantenimento che soprattutto legate alla svantaggiosa posizione cardinale che non favorisce la crescita di un verde naturale rigoglioso tranne muffe o muschi. A completare si collocano dei faretti led a terra che identificano il percorso d’ingresso e due faretti in superficie nell’area verde per illuminare l’area.

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