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La soluzione progettuale nasce dall’idea di immaginare e concepire il negozio di poster come una vera e propria esposizione di manifesti.
L’intervento punta a piccole ma sostanziali modifiche senza alcuna modifica strutturale e alcuno stravolgimento massiccio.
In primo luogo si è pensato di eliminare il controsoffitto, liberando la volta, dando un cambio perentorio all’attuale spazio interno aumentando notevolmente lo spazio verticale e dando maggior respiro a tutto l’ambiente.
Il colore della volta e delle pareti è stato immaginato bianco per dare maggior luminosità all’ambiente e diffondere così la luce, ma se ci fosse la possibilità di rendere tutto con mattoni a vista non sarebbe da scartare, anche se sarebbe un intervento con un costo decisamente superiore.
Sfruttando la volta si è potuto inserire un sistema di poster appesi e sospesi con dei montanti e dei tiranti lungo tutto lo spazio del negozio, fluttuanti attirano l’attenzione su di loro e danno una forte caratterizzazione al negozio, in questo aspetto molto simile ad un museo. I poster sospesi possono scorrere lateralmente come fossero tende e possono via via regalare sempre sorprese diverse.
In questa collocazione si pensava alle ultime uscite oppure ai manifesti di maggior impatto o i più antichi o i più rari.
In secondo luogo si è inserito al centro del negozio, di fronte all’ingresso, un muro divisorio e due banconi, entrambi neri.
I due banconi ospitano due schermi da 21,5“ che continuamente mostrano tutti i poster del negozio, uno degli anni 50,60,70 e l’altro degli anni 80,90,2000’s, e le due casse acustiche.
il muro divisorio è una vera e propria parete di 2 metri che da una parte (lato destro dell’ingresso) può essere utilizzata come muro espositore per i poster e dall’altro è pensato come un elenco per generi e decadi dei poster presenti in negozio con raffigurazioni e scritte.
L’illuminazione della volta e del negozio è realizzata attraverso l’utilizzo di faretti mobili lungo montanti longitudinali che possano illuminare direttamente l’ambiente e i poster,
e possano nello stesso tempo diffondere luce lungo la parete della volta.
Per quanto riguarda l’arredamento si pensava a numerosi cambiamenti sia per quanto riguarda le bacheche espositive sia per i banchi, i tavoli e gli scaffali. Si immaginava uno stile nordico.
La pavimentazione, altro oggetto di intervento, la si era immaginata lignea, di colore chiaro accostata alle pareti bianche. Una possibilità abbastanza semplice è data dal PVC ma nulla vieta che possa essere realizzata direttamente in legno anche se più laborioso e probabilmente più caro anche per quanto riguarda la posa (in PVC il costo della posa è praticamente nullo).
Le pareti ospitano i manifesti in tutta la lunghezza della zona pubblica, fatto salvo per le zone in cui sono applicati gli scaffali per libri, riviste, cartoline e magliette.
Per quanto riguarda gli espositori si è immaginato di utilizzare quelli esistenti, perchè molto comodi per la funzionalità di visualizzazione, li si è immaginati ridipinti di colore nero.
La postazione ipad (da due persone) si trova nell’angolo vicino al bancone.
Si è pensato anche ad una soluzione alternativa sostituendo i due schermi e i due banconi con la postazione ipad e quest’ultima è stata sostituita da un grande schermo 100x140.
Per quanto riguarda lo spazio esterno, la tendina esistente è stata sostituita con una pensilina moderna realizzabile con più colori, tamponando l’arco e abbracciando la zona delle due vetrine come avesse due ali. Si prevede la possibilità di installare un sistema di led per illuminare le vetrine rendendole così più visibili.