Via dei Gracchi 30, Milano
Residenziale - Appartamento
Questo progetto affronta la trasformazione sottile ma decisiva di un appartamento milanese, coniugando rigore strutturale, logica funzionale e messa in scena del quotidiano. Non si tratta di una semplice riorganizzazione, ma di un riequilibrio dei flussi, delle soglie e degli usi, per rispondere alle esigenze di una vita domestica contemporanea, flessibile e durevole.
La planimetria si organizza attorno a una generosa zona pranzo centrale, pensata come una piazza domestica dove convergono i percorsi principali, formali e informali. Controcorrente rispetto al modello dell’open space totale, il soggiorno e la cucina sono volutamente separati per preservare una gerarchia spaziale e introdurre sequenze differenziate ma dialoganti.
La cucina, riposizionata nella parte interna dell'appartamento in prossimità dei locali tecnici, consente di liberare la facciata principale e ridefinire l’ingresso in una sequenza più nobile.
Non si entra più da un semplice corridoio o spazio di servizio, ma attraverso un volume attraversante, aperto, quasi cerimoniale, che offre subito una lettura trasversale dello spazio e ne rivela la profondità.
La zona notte ospita tre stanze dalle geometrie essenziali, tra cui una camera flessibile utilizzabile anche come studio. Due bagni, un WC separato e una lavanderia sono distribuiti in prossimità di colonne tecniche, per minimizzare i tratti impiantistici e contenere i costi di realizzazione.
Gli elementi contenitivi sono integrati nelle pareti, nei passaggi e nelle soglie, creando un’architettura d’interni fatta di pieni e vuoti, spessori funzionali e respiro abitativo.
In una sobrietà solo apparente, questo progetto difende un modo di abitare basato su struttura, fluidità e intelligenza d’uso.