Description

Relazione progetto Casa Claudia a Tradate

Premessa:

L’attenzione principale dello Studio è stata rivolta al tema della scala. Abbiamo ritenuto ricostruirla nel medesimo posto al fine di ricontenerla e valorizzarla. Essa si stringe attorno ad un setto pieno che la comprime e la esalta anche grazie al parquet che la riveste. Non c’erano altre condizioni se non quella che, secondo i nostri studi, non disgregassero gli spazi, questi ultimi resi ancora più grandi grazie alle aperture su muratura. Operazioni che hanno reso possibili ambienti più regolari.


Scelte spaziali e dei materiali

Iniziamo dall’ingresso sottolineando che abbiamo ampliato il piano antistante la porta principale e la conseguente pensilina che la copre per intero. Chi entra si trova in un spazio ampio seppur diviso dal muro, che è sia struttura portante che “mobile” contenitore a tutta altezza. Questo risulta un trucco, che dà caratteristica alla struttura “rivestita” simulando un elemento al centro della stanza, dandone carattere all’ambiente. I disegni in pianta e prospetto non scendono nei particolari, ma danno un chiaro esempio di come è strutturato. Certamente si tratta di un’opera su misura, non potrebbe essere altrimenti, ma siamo certi che chi dovrebbe realizzarla saprà costruirla secondo i Vostri gusti esteriori. La struttura contiene due pannelli in tamburato a tutta altezza che vanno a nascondersi all’interno qualora si volesse dividere nettamente l’area pranzo più rappresentativa dalla cucina. Sulla destra si apre l’area conversazione con un piccolo studio, pur sapendo che la Vostra vocazione volge al modello classico, abbiamo scelto per questo spazio le poltrone LC2 (Cassina), il divano tre posti Andersen (Minotti) che ben si sposano con le loro linee all’ambiente caldo e accogliente. A terra abbiamo immaginato un parquet in rovere (Linea Classica di Listone Giordano) che si estende sino a comprendere la cucina. Il wc di supporto a questa sarà “rivestito” in grès materico che, anche in questo caso, si estenderà al vano doccia curandone la pendenza e la ruvidità del materiale. Il vano scala è isolato per mezzo di una porta a scomparsa tipo Scrigno. Il piano soprastante è quello più intimo, le tre camere da letto sono indipendenti, prestando maggiore attenzione alla camera padronale come una vera e propria suite. Anche qui il parquet è il medesimo, come i bagni sempre in grès. A tal proposito è stato necessario aprire una finestra in prossimità del bagno padronale.
Tornando al piano terra, abbiamo deciso di tenere, senza modificare, la porta d’ingresso secondaria che si mette in relazione diretta con la cantina. Questa contiene un’area di degustazione vini che anticipa lo spazio vero e proprio di conserva. Tutto l’ambiente viene rivestito da una pietra a spacco che ne vuole esaltare lo spazio. A tal proposito è stato fatto uno studio per il trasporto e lo stoccaggio di quattro barrique dalla porta d’ingresso sino all’ultima stanza. Lo spazio di deposito generale è stato confinato nel sotto scala.
I due piani sovraterra li abbiamo considerati con controsoffitto a sottotrave. Le aperture delle porte sono state assicurate da doppie cerchiature con scatolari (50x50) giuntati tra loro. Mentre le luci più ampie da travi IPE (380x45000) incassate a muratura.
Certi di non avere tralasciato niente di rilevante, semmai ce ne scusiamo con la committenza, crediamo di avere svolto un buon lavoro.