Description

Una rete metallica cade da una grande cornice in corten e avvolge l'edificio in un morbido involucro, lasciando scoperti solo gli ingressi necessar: un sipario architettonico che, come il suo omonimo teatrale, nasconde con eleganza allo spettatore le parti piene del fabbricato.
Materiali nobili come acciaio, rame e bronzo che, in netto contrasto con il carattere industriale dell'edificio vanno a dipingere una facciata, che a seconda della luce acquisisce diverse e cangianti sfumature di colore.

Il progetto si rifà dunque all'ambiente teatrale e alla figura del sipario, la quale viene trasportata fuori dal suo ricco contesto per "dar voce" ad un anonimo capannone: un drappo scenico fatto di fili di metallo intrecciati in tre diverse finiture, che partono da una cornice anche'essa rimessa a nuovo attraverso un rivestimento in corten e arrivano fino a terra.

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A metal net falls from a large corten frame and wraps the building in a soft envelope, leaving only the necessary entrances uncovered: an architectural curtain which, like its theatrical homonym, elegantly hides the full parts of the building from the spectator.
Noble materials such as steel, copper and bronze that, in stark contrast to the industrial character of the building, go to paint a façade, which, depending on the light, acquires different and iridescent shades of color.

The project therefore refers to the theatrical environment and to the figure of the curtain, which is transported out of its rich context to "give voice" to an anonymous shed: a scenic drape made of intertwined metal wires in three different finishes, which start from a frame also refurbished through a corten coating and reach the ground.