Description

Tralasciando temporaneamente l'aspetto normativo, che sarà oggetto di successive valutazioni e specifici adeguamenti, ci concentriamo per ora sulla potenziale fruibilità distributiva di questo ambiente.
Il criterio di base che sottende la proposta progettuale è quello di sfruttare e valorizzare al massimo le scarse fonti di aerazione ed illuminazione: una serie di aperture perimetrali di modesta entità, concentrate nella parte interna del locale e la grande porta in legno e vetro prospiciente l'atrio del palazzo, che, opportunamente restaurata, può fornire una discreta quantità di luce indiretta.
Ne consegue la scelta di collocare il servizio igienico ed il collegamento verticale col soppalco nella parte interna, la più svantaggiata, decentrando gli spazi abitabili alle estremità.
Demolendo le paretine divisorie che delimitano il bagno attuale, prive di qualsiasi funzione portante, si può ottenere una stanza relativamente spaziosa, benché piuttosto bassa, adatta ad accogliere la cucina e la piccola zona pranzo: ciò consente il diffondersi anche negli spazi adiacenti della luce proveniente dalla finestra e dalla porta d'ingresso secondaria, sulla quale potrà essere montato un serramento parzialmente vetrato (ad esempio una porta finestra con scuro blindato, ovviamente da armonizzare con la facciata esistente).
Il lato opposto è riservato al soggiorno – studio, che occasionalmente potrà ospitare il terzo posto letto, mentre la zona notte è ricavata sul soppalco (la cui altezza è purtroppo condizionata dalla trave che si trova a q. + 4.20) , frontalmente rispetto alla finestra orizzontale e quindi anch'essa bene illuminata ed arieggiata.
Il parapetto, che, al pari dell'armadio e delle scaffalature sottoscala, dovrà necessariamente essere oggetto di un disegno di dettaglio, potrà fungere anche da testiera ed aggancio per dei ripiani – comodino.